La puntualità delle imprese italiane verso il miglioramento: rispetto a dicembre 2016 le aziende che pagano alla scadenza sono in aumento del 4,8%, mentre sono in netto calo quelle in ritardo di oltre 30 giorni (-14,6%).
- Aumenta il numero di imprese puntuali nei pagamenti rispetto al 2016 in linea con il trend del 2017, di pari passo con il costante calo dei ritardi superiori ai 30 giorni, tornando ai livelli di fine 2012
- Tra i comparti produttivi è ancora una volta il commercio al dettaglio a registrare le maggiori difficoltà nei pagamenti, mentre i servizi finanziari e l’industria rilevano le migliori performance
- Dal punto di vista regionale, il Nord Est resta l’area più virtuosa, con il Veneto a fare da capofila, e permangono le criticità tra le imprese meridionali
Migliora l’andamento dei pagamenti in Italia a dicembre 2017, secondo lo Studio Pagamenti realizzato da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information, che traccia un’analisi dei comportamenti di pagamento delle imprese italiane.
“A dicembre 2017 si è confermato il trend positivo per le imprese italiane in materia di pagamenti commerciali, in linea con l’andamento dell’intero anno. In particolare, le imprese con ritardo nei pagamenti superiore ai 30 giorni si attestano al 10,5%, tornando ai livelli di fine 2012: un importante indice di ripresa, nonostante il dato sia comunque ben più alto rispetto al 2010 – commenta Marco Preti, Amministratore delegato di CRIBIS – L’analisi condotta da CRIBIS mostra un Paese che, a fronte degli sforzi condotti nel corso degli anni per superare una difficile situazione di crisi, registra oggi un generale miglioramento dello stato di salute delle imprese, parallelamente ai segnali incoraggianti mostrati dallo studio sul fallimenti, in costante calo da alcuni anni a questa parte. Con il nostro studio sui pagamenti vogliamo offrire una fotografia delle imprese italiane a partire dall’elemento che, dal nostro punto di vista, è la chiave per interpretarne lo stato di salute, ossia la puntualità dei pagamenti”.
“La puntualità dei pagamenti – conclude Preti – è diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. E i dati confermano questo approccio: tra chi ha scelto una gestione avanzata del credito commerciale i ritardi gravi calano di quasi l’80%, raggiungendo il 2,7%. Questo significa che chi gestisce bene il credito commerciale, non solo incassa meglio, ha una migliore gestione del working capital e riduce l’indebitamento a breve, ma diventa a sua volta più virtuoso verso i propri fornitori, distribuendo risorse liquide all’interno della propria filiera”.
I pagamenti in Italia a dicembre 2017: il trend nazionale
Il quadro delineato da CRIBIS mostra uno scenario incoraggiante per le imprese italiane: in aumento le aziende che pagano entro i termini (37,3% a dicembre 2017 contro 35,6% a fine 2016) con un conseguente calo delle imprese con ritardo superiore ai 30 giorni (10,5% a dicembre 2017 contro 12,3% a fine 2016).
Il focus dello studio condotto da CRIBIS è dato da due indicatori principali: la tendenza delle imprese a saldare i pagamenti entro i termini e i dati relativi ai ritardi considerati gravi, in caso di saldo oltre 30 giorni dalla data di scadenza.
Fonte: CRIBIS
Fonte: CRIBIS
Il dato positivo che emerge dallo studio anche quest’anno – che testimonia un migliore stato di salute delle imprese italiane nei pagamenti commerciali – è il trend, in calo, delle imprese italiane che pagano con grave ritardo. Da un confronto con gli anni precedenti, l’andamento appare in discesa dal 2015 – dopo il forte aumento tra il 2013 e il 2014, gli anni peggiori dall’inizio della crisi economica – e si è attestato quest’anno al 10,5% tornando ai livelli di fine 2012, anche se rispetto al 2010 è comunque più alto del 90,9%.
I pagamenti in Italia a dicembre 2017: il trend regionale
Anche a dicembre 2017 il Nord Est si conferma l’area geografica più affidabile a livello nazionale, con il 46,1% delle imprese paga con regolarità i propri fornitori e solo il 6,4% di ritardi oltre i 30 giorni. Maggiori difficoltà registrano, invece, le aziende del Sud e Isole, in cui solo il 24% delle imprese riesce a rispettare i termini di pagamento. L’area del Nord Ovest mantiene buone performance, sopra la media nazionale, con il 42,5% delle imprese che paga con regolarità e il 7,3% in ritardo. Meno positiva la situazione nelle regioni del Centro, con un andamento generale al di sotto del dato nazionale e una percentuale di imprese che paga con ritardo grave superiore alla media nazionale (12,3%).
Fonte: CRIBIS
Entrando nel dettaglio dei dati regionali, è il Veneto a registrare il migliore risultato (il 47,5% delle imprese paga con regolarità), mentre la Sicilia si attesta in coda alla classifica con solo il 19,8%. Alcune aree, come il Centro, registrano picchi molto positivi (come il 43,9% delle imprese puntuali nelle Marche) e performance più negative (come il Lazio con il 26,8% di buoni pagatori e ben il 15,2% di aziende ritardatarie).
Riepilogando, il trend regionale vede in testa dopo il Veneto, Emilia-Romagna (46,8%) e Lombardia (46,4%) e, agli ultimi posti della classifica, Calabria e Campania (rispettivamente con 22,6% e 23,3%) prima della Sicilia.
Tuttavia, in quest’analisi è opportuno andare al di là del solo aspetto territoriale e del divario tra Nord e Sud, tenendo conto invece del tessuto economico e della tipologia di azienda. Nel Sud Italia, ad esempio, sono presenti molte aziende in ambito HoReCa, oltre che imprese legate ai settori dell’edilizia e del commercio al dettaglio, che hanno maggiormente risentito della crisi rispetto ad altri comparti industriali.
I pagamenti in Italia a dicembre 2017: l’andamento per settori merceologici e tipologie di aziende
Le migliori performance sono registrate dalle imprese del settore dei servizi finanziari, con il 48,2% di imprese virtuose e solo l’8,2% che paga con ritardo grave (al di sotto della media nazionale del 10,5%). A seguire si attestano le imprese del comparto industriale e produttivo, con il 43,3% di aziende puntuali, a fronte del 7,1% di realtà ritardatarie nei pagamenti.
Il settore che, in linea con l’andamento dei mesi precedenti, mostra maggiori segnali di difficoltà è il commercio al dettaglio, che ha risentito della crisi economica più di tutti gli altri ambiti: a dicembre 2017 solo il 26,5% delle imprese di questo settore ha pagato con regolarità i propri fornitori, il 16,2% ha accumulato un ritardo nei pagamenti superiore a 30 giorni, mentre il 57,3% delle imprese resta nel limbo dei pagamenti entro i 30 giorni.
Considerando le dimensioni aziendali, per le aziende micro si conferma anche a dicembre 2017 la maggiore percentuale di aziende che pagano con grave ritardo pur mantenendo un’elevata percentuale di aziende che pagano puntualmente. Per le imprese di grandi dimensioni la situazione si ribalta completamente, con il 14,8% di imprese puntuali ma con solo il il 5,1% di aziende gravemente ritardatarie.
Fonte: CRIBIS