Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.
A novembre si conferma un trend positivo (+3,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) delle interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online).
Di seguito sono riportate in forma grafica le variazioni mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Andamento del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ponderato a parità di giorni lavorativi
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
L’IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI
Un altro dato che caratterizza positivamente la rilevazione di novembre è rappresentato dal consolidamento del trend di crescita dell’importo medio richiesto, che si è attestato a 129.618 Euro (+1,0% rispetto al corrispondente mese del 2017, in ripresa da agosto dopo i primi sei mesi dell’anno sostanzialmente piatti).
Andamento dell'importo medio dei Mutui Ipotecari richiesti
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Dall'inizio anno il numero maggiore di richieste si concentra ancora nella fascia di importo compreso tra 100.001 e 150.000 Euro, che arriva a spiegare il 29,6% del totale, in crescita di +0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Classe di importo |
% distribuzione 2018 |
Fino a 75.000 € |
25,9% |
75.001-100.000 € |
20,3% |
100.001-150.000 € |
29,6% |
150.001-300.000 € |
21,0% |
Oltre 300.000 € |
3,2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
LE CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI
Per quanto riguarda la distribuzione dei mutui richiesti per classe di durata, invece, si conferma la preferenza degli italiani per piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano al 26,0% del totale, in crescita di +1,4 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017. Complessivamente, oltre il 70% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni (+2,1 punti percentuali) mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso pari allo 0,6% del totale, con una incidenza pressoché dimezzata rispetto alle rilevazioni del 2017.
Classe durata mutuo (n° anni) |
% distribuzione 2018 |
Fino a 5 |
0,6% |
6 – 10 |
10,6% |
11 – 15 |
16,3% |
16 – 20 |
26,0% |
21 – 25 |
22,0% |
26 – 30 |
22,4% |
Oltre 30 |
2,1% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
LA DISTRIBUZIONE DELLE DOMANDE PER FASCE DI ETÀ
In merito all’età del richiedente, infine, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in leggero calo rispetto al 2017 (-0,6 punti percentuali).
Le altre classi di età non mostrano variazioni sostanziali ad eccezione di quella compresa tra i 25 e i 34 anni che cresce di +0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando al 25,0% sul totale. Nel complesso cresce ancora il peso delle fasce di popolazione più giovani, con il 27,3% delle richieste che risulta presentato da persone con meno di 35 anni.
Classe Età |
% distribuzione 2018 |
18-24 anni |
2,3% |
25-34 anni |
25,0% |
35-44 anni |
34,5% |
45-54 anni |
24,4% |
55-64 anni |
10,9% |
65-74 anni |
2,7% |
Oltre 74 anni |
0,2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Nel mese di novembre si conferma il trend di progressivo sviluppo del mercato dei nuovi mutui, con l’aumento del numero di richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF e una ripresa dell’importo medio, che fa registrare il valore più alto del singolo mese negli ultimi 5 anni - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. – Un fenomeno di grande interesse è rappresentato dai cosiddetti “mutui green”, che finanziano l’acquisto di abitazioni ad elevata prestazione energetica oltre che lavori di ristrutturazione che implicano l’upgrade della classe energetica. Per tali interventi, infatti, i mutui considerati “verdi” possono prevedere condizioni particolarmente agevolate, come tassi più vantaggiosi o finanziabilità più elevata rispetto al valore dell’immobile”.