A ottobre riprendono vigore le richieste di prestiti da parte delle famiglie (+9,5%)

26/11/2018

L’importo medio richiesto realizza la best performance del mese dal 2010 ad oggi attestandosi a 9.666 euro.

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.


Nel mese di ottobre il numero di interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relativamente alle richieste di prestiti da parte degli italiani (nell'aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha confermato un trend di forte crescita, segnando un +9,5% rispetto al corrispondente mese del 2017.

L’incremento è frutto della performance positiva sia della componente dei prestiti personali (+17,2%), che registrano la seconda miglior performance quanto a numero di richieste degli ultimi 10 anni, sia dei prestiti finalizzati (+3,7%), che risultano in ripresa dopo un primo trimestre dell’anno leggermente negativo.

Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili in valori ponderati - ovvero al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi – rilevate sul Sistema di Informazioni Creditizie EURISC gestito da CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni creditizie.

Andamento delle richieste di prestiti personali e finalizzati

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

L’IMPORTO MEDIO RICHIESTO

Il valore dell’importo medio richiesto in ottobre, nell'aggregato di prestiti personali e finalizzati, è pari a 9.666 Euro, e segna un nuovo record: +4,1% rispetto allo stesso mese del 2017 - che già aveva avuto un’ottima performance.

Andamento dell'importo medio dei prestiti richiesti

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Nello specifico, in ottobre i prestiti finalizzati hanno segnato un deciso incremento del +7,1% rispetto allo stesso mese del 2017, facendo registrare un valore di 6.808 Euro, tra i più alti da quando CRIF ha iniziato le rilevazioni mensili. D’altra parte, i prestiti personali sono in leggera flessione (-1,0%), con l’importo medio attestatosi a 12.943 Euro, rimanendo comunque il miglior risultato dell’ultimo trimestre.

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI IMPORTO

Relativamente alla distribuzione delle richieste cumulate di prestiti personali più finalizzati per fascia di importo, la rilevazione di ottobre vede uno spostamento verso i valori più elevati: +2,3 punti percentuali per le classi superiori ai 10.000 Euro a discapito delle richieste per importi inferiori ai 5.000 Euro (in calo di -2,7 punti percentuali), benché quest’ultima classe rimanga la classe preferita dagli italiani, con il 43,2% del totale.

Classe di importo finanziamento (prestiti finalizzati + personali)

Distribuzione % 2018

Fino a 5.000 €

43,2%

5.001 – 10.000 €

20,5%

10.001 – 20.000 €

23,9%

20.001 – 35.000 €

9,8%

35.001 – 75.000 €

2,4%

Oltre 75.000 €

0,2%

Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, il 59,2% delle richieste di prestiti finalizzati si caratterizza per importi al di sotto dei 5.000 Euro, anche se si registra un aumento di +2,6 punti percentuali per i finanziamenti superiori ai 10.000 Euro.

Per i prestiti personali, invece, è la classe compresa tra 10.001 e 20.000 Euro ad essere la più richiesta (29,1% del totale, +0,7 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017).

LA DISTRIBUZIONE PER CLASSE DI DURATA

L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata del finanziamento conferma che anche in questa porzione d’anno i piani di rimborso superiori ai 5 anni sono i preferiti dagli italiani, con una quota pari al 27,5% del totale (+2,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017). Al contrario, diminuisce ancora il peso della classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 16,5% al 14,5% del totale, confermando il trend negativo delle precedenti rilevazioni.

Classe Durata Finanziamento (prestiti finalizzati + personali)

Distribuzione % 2018

0 – 12 mesi

14,5%

13 – 18 mesi

3,1%

19 – 24 mesi

13,0%

25 – 36 mesi

15,7%

37– 48 mesi

11,9%

48 – 60 mesi

14,3%

oltre 60 mesi

27,5%

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate nel 24,2% dei casi nella fascia di durata inferiore ai 12 mesi (seppur a fronte di un calo di -3,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017), mentre le richieste di prestiti personali si stanno indirizzando sempre di più verso durate superiori ai 5 anni, che arrivano a spiegare il 45,9% del totale (+2,0 punti percentuali).

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ

Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nei primi 10 mesi dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella maggioritaria, con una quota pari al 25,6% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 22,8%. Nel complesso prosegue lo spostamento verso le classi di età superiore ai 55 anni, che riportano una crescita di +0,8 punti percentuali rispetto all'anno precedente (fenomeno maggiormente evidente per la componente dei prestiti finalizzati che cresce del +1,3 punti percentuali).

Classe di Età

(prestiti finalizzati + personali)

Distribuzione

% 2018

18-24 anni

5,0%

25-34 anni

17,1%

35-44 anni

22,8%

45-54 anni

25,6%

55-64 anni

17,3%

65-74 anni

10,3%

Oltre 74 anni

1,9%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

“Indubbiamente tassi di interesse ancora piuttosto accessibili hanno favorito la crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie e la brillante performance fatta registrare ad ottobre sia dai prestiti finalizzati sia da quelli personali consolidano ulteriormente questo trend positivo” - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. “In particolare, va sottolineata la decisiva ripresa del comparto dei prestiti personali che nell’ultimo mese hanno fatto segnare la miglior performance degli ultimi 10 anni, grazie anche alla diffusione di prestiti veloci, online, facilitati dallo sviluppo tecnologico in corso.” conclude Capecchi.