Nel mese di agosto il numero di interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relativamente alle richieste di prestiti da parte degli italiani (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto segnare un brillante +9,3% rispetto ad agosto 2017, con il valore più alto in termini assoluti relativamente a questo specifico mese dal 2010.
La crescita è frutto della performance positiva sia della componente dei prestiti personali che, con un +14,0% di richieste al loro volta fanno segnare il record assoluto degli ultimi 10 anni, sia dei prestiti finalizzati (+5,3%), che risultano in ripresa dopo un inizio anno non particolarmente brillante.
Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili in valori ponderati - ovvero al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi – rilevate sul Sistema di Informazioni Creditizie EURISC gestito da CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Andamento delle richieste di prestiti personali e finalizzati
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
L’importo medio richiesto
Buone notizie anche per quanto riguarda l’importo medio richiesto, che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati registra un altro valore record, ben 8.825 Euro (+1,0% rispetto allo stesso mese del 2017 che già aveva fatto segnare una ottima performance). Si tratta anche in questo caso del valore in assoluto più alto dal 2010 ad oggi.
Andamento dell'importo medio dei prestiti richiesti
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Nello specifico, i prestiti finalizzati in agosto hanno segnato la migliore performance dell’intero comparto (+7,1% rispetto allo stesso mese del 2017) facendo registrare un valore di 5.868 Euro, anche in questo caso al top da quando CRIF ha iniziato a fare una rilevazione mensile. D’altra parte le richieste di prestiti personali sono in calo con un -4,2% per l’importo medio richiesto, che si è attestato a 12.020 Euro.
LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI IMPORTO
Relativamente alla distribuzione delle richieste cumulate di prestiti personali più finalizzati per fascia di importo, la rilevazione di agosto vede uno spostamento delle richieste verso i valori più elevati: +2,5 punti percentuali per importi superiori ai 10.000 Euro a discapito delle richieste per importi inferiori ai 5.000 Euro (in calo di -2,8 punti percentuali), benché quest’ultima classe rimanga la classe preferita dagli italiani, con il 43,0% del totale.
Classe di importo finanziamento (prestiti finalizzati + personali) |
Distribuzione % 2018 |
Fino a 5.000 € |
43,0% |
5.001 – 10.000 € |
20,5% |
10.001 – 20.000 € |
24,0% |
20.001 – 35.000 € |
9,9% |
35.001 – 75.000 € |
2,4% |
Oltre 75.000 € |
0,2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, il 59,2% delle richieste di prestiti finalizzati si caratterizza per importi al di sotto dei 5.000 Euro, anche se si registra un aumento di +2,8 punti percentuali per i finanziamenti superiori ai 10.000 Euro.
Per i prestiti personali, invece, è la classe compresa tra 10.001 e 20.000 Euro ad essere la più richiesta (29,2% del totale, +0,7 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017).
LA DISTRIBUZIONE PER CLASSE DI DURATA
L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata del finanziamento conferma che anche in questa porzione d’anno i piani di rimborso superiori ai 5 anni sono quelli in cui si concentrano le preferenze degli italiani, con una quota pari al 27,6% del totale (+2,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017).
Al contrario, diminuisce ancora il peso della classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 16,3% al 14,3% del totale, confermando il trend negativo delle precedenti rilevazioni.
Classe Durata Finanziamento (prestiti finalizzati + personali) |
Distribuzione % 2018 |
0 – 12 mesi |
14,3% |
13 – 18 mesi |
3,0% |
19 – 24 mesi |
12,9% |
25 – 36 mesi |
15,8% |
37– 48 mesi |
11,9% |
48 – 60 mesi |
14,4% |
oltre 60 mesi |
27,7% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate nel 24,1% dei casi nella fascia di durata inferiore ai 12 mesi (seppur a fronte di un calo di -3,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017), mentre le richieste di prestiti personali si stanno indirizzando sempre di più verso durate superiori ai 5 anni, che arrivano a spiegare il 45,9% del totale (+2,2 punti percentuali).
LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ
Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nei primi 8 mesi dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella maggioritaria, con una quota pari al 25,6% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 22,9%. Nel complesso prosegue lo spostamento verso le classi di età superiori ai 55 anni, che riportano una crescita di +0,9 punti percentuali rispetto all’anno precedente (fenomeno maggiormente evidente per la componente dei prestiti finalizzati che cresce del +1,4 punti percentuali).
Classe di Età (prestiti finalizzati + personali) |
Distribuzione % 2018 |
18-24 anni |
5,0% |
25-34 anni |
17,1% |
35-44 anni |
22,9% |
45-54 anni |
25,6% |
55-64 anni |
17,3% |
65-74 anni |
10,3% |
Oltre 74 anni |
1,8% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Negli ultimi mesi la domanda di prestiti da parte delle famiglie ha ripreso vigore, favorita dal miglioramento delle condizioni economiche e da tassi di interesse ancora molto bassi. L’ottima performance del mese di agosto consolida ulteriormente questo trend positivo” - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. In particolare, va segnalata la decisa ripresa del comparto dei prestiti personali, probabilmente stimolato delle numerose campagne commerciali promosse dalle aziende di credito”.
”Il crescente utilizzo delle tecnologie digitali è destinato a favorire il progressivo spostamento su canali virtuali (contatto e vendita) e una più immediata comparabilità delle diverse offerte. Queste tendenze unitamente alla condivisione delle informazioni sulla clientela potranno creare nel medio periodo una pressione competitiva con ricadute sui prezzi dei finanziamenti.” – conclude Capecchi.