Con 9.372 Euro, l’importo medio richiesto risulta il più elevato degli ultimi 7 anni.
Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.
Nel mese di gennaio appena concluso il numero di interrogazioni registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relativamente alle richieste di prestiti da parte degli italiani (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto segnare un +3,3% nel confronto con lo stesso mese del 2017.
Motore della performance positiva sono stati i prestiti personali (+13,0%), in costante crescita da oltre 12 mesi e con picchi nell’ultimo trimestre. Al contrario, la componente dei prestiti finalizzati ha visto una flessione del -3,3%, condizionata sia dalla battuta di arresto delle richieste di finanziamenti per l’acquisto di auto sia di quelle relative a beni e servizi di importo più contenuto.
Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili in valori ponderati - ovvero al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi - sul SIC EURISC, che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Andamento delle richieste di prestiti personali e finalizzati
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
L’IMPORTO MEDIO RICHIESTO
Nel mese di gennaio è proseguita anche la crescita dell’importo medio dei prestiti richiesti dalle famiglie, che nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati si è portato a 9.372 Euro (+7,4% rispetto allo stesso mese del 2017), segnando il record degli ultimi 7 anni e avvicinandosi al dato di febbraio 2010, quando il valore medio era stato pari a 9.630 Euro.
Andamento dell'importo medio dei prestiti richiesti
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, a gennaio l’importo medio richiesto è stato pari a 6.321 Euro (+9,1% rispetto a gennaio 2017). Anche i prestiti personali registrano un incremento dell’importo medio richiesto, seppur molto più contenuto (+1,3%), che si attesta a 13.130 Euro.
LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI IMPORTO
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fascia di importo, il dato rilevato a gennaio vede uno spostamento verso i valori più alti (+1,5 punti percentuali) a discapito delle richieste per importi inferiori ai 5.000 Euro, in calo di ben –3,2 punti percentuali, benché questa rimanga la classe maggiormente richiesta (44,1% del totale).
Classe di importo prestiti finalizzati e personali |
Distribuzione % gen 2018 |
Fino a 5.000 € |
44,1% |
5.001 – 10.000 € |
19,7% |
10.001 – 20.000 € |
24,2% |
20.001 – 35.000 € |
9,7% |
35.001 – 75.000 € |
2,1% |
Oltre 75.000 € |
0,2% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Approfondendo l’analisi per tipologia di finanziamento, per quanto riguarda i prestiti finalizzati addirittura il 60,3% delle richieste riguarda importi al di sotto dei 5.000 Euro, anche se si registra un aumento di 1,9 punti percentuali per i finanziamenti superiori ai 10.000 Euro. Per i prestiti personali, invece, è la classe compresa tra 10.001 e 20.000 Euro ad essere la più richiesta (30,6% del totale; +1,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2017).
LA DISTRIBUZIONE PER CLASSE DI DURATA
L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti per durata conferma che anche nel mese di gennaio è la classe superiore ai 5 anni quella in cui si concentrano le preferenze degli italiani, con una quota pari al 25,9% del totale (+2,6 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2017). Al contrario, si evidenzia una nuova contrazione per la classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 17,6% al 15,3% del totale, confermando il trend negativo delle precedenti rilevazioni.
Classe Durata Finanziamento (prestiti finalizzati + personali) |
Distribuzione % gen 2018 |
0 – 12 mesi |
15,3% |
13 – 18 mesi |
3,2% |
19 – 24 mesi |
13,3% |
25 – 36 mesi |
16,4% |
37– 48 mesi |
11,8% |
48 – 60 mesi |
14,1% |
oltre 60 mesi |
25,9% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate per il 24,1% nella fascia di durata inferiore ai 12 mesi (seppur a fronte di un calo di -3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017), mentre le richieste di prestiti personali si stanno indirizzando sempre di più nella fascia di durata superiore ai 5 anni, che arriva a spiegare il 45,5% del totale (+1,8 punti percentuali).
LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ
Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nel mese di gennaio 2018 sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella maggioritaria, con una quota pari al 25,4% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 23,2%. Prosegue lo spostamento verso le classi di età superiori ai 55 anni, che riportano una crescita di +1,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Classe di Età |
% gen 2018 |
18-24 anni |
5,3% |
25-34 anni |
17,7% |
35-44 anni |
23,2% |
45-54 anni |
25,4% |
55-64 anni |
16,9% |
65-74 anni |
9,8% |
Oltre 74 anni |
1,7% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Nel mese di gennaio si è osservata una performance molto positiva delle richieste di nuovi prestiti da parte delle famiglie. La leggera flessione della componente di prestiti finalizzati non ha inficiato il risultato complessivo e anche il valore record dell’importo medio richiesto nel raffronto con gli ultimi 7 anni è emblematico - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. - Si osserva una ritrovata vitalità del credito al consumo a sostegno degli acquisti delle famiglie legati a nuovi stili di vita (si pensi, ad esempio, ai finanziamenti per il wellness o il noleggio a lungo termine dell’auto), che favoriscono nuove modalità di interazione con il mercato del credito, innescando così un circolo virtuoso”.
“In questo contesto, le aziende di credito stanno investendo su nuovi sistemi di ‘accoglienza’ della clientela e sperimentando innovativi modelli di valutazione del merito creditizio, in linea con i comportamenti dei consumatori, che evolvono guidati anche dalla tecnologia. La possibilità di accedere a un patrimonio informativo sempre più ampio e dettagliato non potrà che favorire lo sviluppo di nuovi modelli di business e la crescita del mercato” – conclude Capecchi.