Introduzione al credito al consumo

Il credito al consumo è un tipo di prestito offerto a cittadini privati, che ha tempi di rimborso che possono variare e che normalmente non vanno oltre i 5-7 anni.

A partire da novembre 2025, il Credito al Consumo sarà regolamentato dalla Direttiva (UE) 2023/2225 relativa ai contratti di credito ai consumatori, che introduce nuovi diritti a chi chiede un prestito e alcuni obblighi aggiuntivi per banche e finanziarie.

Definizione di credito al consumo

Per credito al consumo si intendono tutti gli strumenti finanziari destinati a supportare i consumatori nell'affrontare una spesa e rateizzare i pagamenti (pensiamo ad esempio ai prestiti personali o alle carte di credito). A differenza di finanziamenti come i mutui per l'acquisto della casa, il credito al consumo è pensato per coprire fabbisogni finanziari di importo più contenuto o finanziare l'acquisto di beni mobili (elettrodomestici, auto ecc.)

In Italia, possono concedere ed erogare credito al consumo solo le banche e gli intermediari finanziari. Questi ultimi sono iscritti in appositi registri gestiti dall'OAM;  un ente che ha il compito di regolamentare e controllare l'attività degli agenti e mediatori creditizi in Italia. L'iscrizione all'OAM è obbligatoria per chi intende svolgere l'attività di agente in attività finanziaria o agente finanziario, e permette di svolgere l'attività in modo legale e sicuro per i consumatori.

L'Organismo Agenti e Mediatori svolge funzioni di controllo e di vigilanza sull'attività degli agenti e mediatori iscritti, al fine di garantire che essi operino sempre in modo corretto e trasparente nei confronti dei consumatori. Chiunque può verificare se il mediatore o l'agente a cui si sta rivolgendo è iscritto nei registri, che sono pubblicamente consultabili nel sito di OAM.

Tipologie di prestiti relativi al credito al consumo

Esistono diverse tipologie di finanziamenti che rientrano nel credito al consumo, le principali sono:

  • Carte di credito
  • Prestito finalizzato
  • Conto corrente
  • Prestito personale
  •  Cessione del quinto

Sono strumenti di finanziamento che presentano alcune peculiarità, come spiegheremo nella guida.

Prestito finalizzato

Il prestito finalizzato è un tipo di finanziamento concesso da istituti di credito o società finanziarie che viene richiesto dal cliente direttamente presso i punti vendita di beni e/o servizi ed è legato all'acquisto di un prodotto o servizio specifico. A differenza di altri tipi di prestiti, in cui si ottiene una somma di denaro da usare liberamente, con il prestito finalizzato il finanziamento viene erogato direttamente al venditore, che riceve il pagamento del bene acquistato, mentre il cliente ottiene il bene e restituisce la somma a rate. Ad esempio, se vuoi acquistare una cucina nuova, il negoziante potrebbe offrirti l'opzione di pagamento rateale attraverso un prestito finalizzato. In questo caso, la finanziaria valuta la situazione anagrafica e reddituale del richiedente per decidere se concedere o meno il prestito, che permetterà di pagare la cucina in rate mensili, senza dover saldare l'intero importo in un'unica soluzione.

Caratteristiche principali del prestito finalizzato:

  • Erogazione diretta al venditore: l'importo finanziato viene accreditato direttamente al punto vendita, non al cliente.
  • Finalità del prestito: il prestito è esclusivamente finalizzato al bene o servizio acquistato, e la finalità del prestito deve essere indicata nel contratto (ad esempio, acquisto di un elettrodomestico, di un'auto, o di mobili).
  • Semplicità e rapidità: la pratica di finanziamento viene completata direttamente presso il punto vendita, che ha convenzioni con una o più società finanziarie. I documenti richiesti sono di solito la carta di identità, il codice fiscale e la busta paga. L'approvazione può avvenire sul punto vendita stesso, o, se l'importo è più elevato, può richiedere qualche giorno.

Prestito personale

Il prestito personale è una forma di credito al consumo, pensata per supportare la liquidità di un consumatore ed eventualmente della sua famiglia. A differenza di altri finanziamenti destinati ad acquisti predeterminati, come ad esempio il televisore, il prestito personale viene erogato senza vincoli specifici sull'uso del denaro e quasi sempre senza richiesta di garanzie su beni o proprietà da parte del soggetto richiedente.

Il finanziamento viene concesso in un'unica somma, e il beneficiario non è tenuto a specificare la destinazione dei fondi ricevuti. Inoltre, la banca o l'ente finanziario solitamente non richiede garanzie e fornisce il prestito direttamente al cliente, senza l’intermediazione di un venditore convenzionato.
Il rimborso di un prestito personale avviene generalmente tramite pagamento rateale.

Cessione del quinto

Il prestito con cessione del quinto è una tipologia di finanziamento riservata ai lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e ai pensionati, che consente di rimborsare il prestito direttamente deducendo l'importo mensile dovuto dalla busta paga o dal cedolino pensione. In questa formula, la rata del prestito è trattenuta direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, e non può superare un quinto dello stipendio o della pensione (20%). Il datore di lavoro o l'ente pensionistico si occupano di versare l'importo trattenuto dalla busta paga o dalla pensione alla società finanziaria che ha erogato il prestito.

A chi è rivolto il prestito con cessione del quinto

Il prestito con cessione del quinto è destinato a lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, del settore pubblico e privato, e a pensionati.

Garanzie richieste per il prestito con cessione del quinto

Non sono richieste garanzie reali, poiché la garanzia principale è il TFR maturato dal dipendente o la pensione nel caso dei pensionati. Inoltre, il finanziamento è sempre accompagnato da una polizza assicurativa obbligatoria (rischio vita e/o impiego) che tutela l'istituto finanziatore in caso il TFR non possa coprire integralmente imprevisti come infortuni o perdita del lavoro.

L'importo del finanziamento può essere fino a 75.000 euro e dipende da una serie di fattori quali: la retribuzione, il TFR e gli anni di anzianità. Più alta e la retribuzione/pensione mensile e maggiore sarà la somma erogabile, considerando che le tempistiche di rimborso sono di circa 5 anni. 

Come funziona il credito al consumo

Per poter accedere al Credito al consumo devi essere residente in Italia, avere un reddito (pensione o busta paga) e dimostrare di poter rimborsare con puntualità il prestito. Per questa verifica, oltre al reddito verranno prese in considerazione la tua storia creditizia, e, se hai altri finanziamenti in corso, come sta andando il rimborso.

Ricordiamo che il credito al consumo è uno strumento per soggetti privati (persone fisiche) che vi accedono per soddisfare un bisogno personale, e non per un bisogno dell'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.

A chi puoi richiedere una delle operazioni rientranti nel credito al consumo? In Italia i soggetti autorizzati sono banche o società finanziarie autorizzate, che a loro volta possono servirsi di agenti o mediatori creditizi autorizzati, ossia iscritti negli appositi registri tenuto dall'Organismo degli agenti e dei mediatori creditizi (OAM).

È fondamentale verificare che l'intermediario del credito cui ti rivolgi sia iscritto nel registro dell'OAM e, in caso non lo sia, segnalarlo all'OAM.

Condizioni del finanziamento

Nel credito al consumo, per “condizioni del finanziamento” si intendono i termini, le clausole e parametri che regolano il contratto stipulato tra il consumatore e l'ente finanziatore (banca, società finanziaria, ecc.). Questi elementi costituiscono i diritti e gli obblighi di entrambe le parti ed influenzano direttamente il costo e le modalità di restituzione del finanziamento. Ecco alcune delle condizioni principali di un finanziamento:

  1. Importo finanziato, cioè la somma di denaro concessa al consumatore, che può essere pari o inferiore al prezzo del bene/servizio acquistato.
  2. Durata del finanziamento: il periodo entro il quale il consumatore è tenuto a restituire l'importo finanziato. È indicato in mesi o anni.
  3. Tasso di interesse, che comprende:
      • TAN (Tasso Annuo Nominale): Il tasso applicato sul capitale finanziato per calcolare gli interessi passivi.
      • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): Indica il costo totale del finanziamento, comprensivo di interessi, commissioni e altri oneri obbligatori.
  4. Rate e modalità di rimborso: l'importo, la frequenza (mensile, trimestrale, ecc.) e il numero delle rate da pagare, insieme alla modalità di pagamento (addebito diretto, bonifico, ecc.). 
  5. Spese accessorie, come ad esempio le spese di istruttoria, le spese di incasso delle rate, il costo di eventuali assicurazioni obbligatorie (se previste).
  6. Garanzie richieste: l'ente finanziatore può chiedere garanzie aggiuntive (es. fideiussioni, stipula di polizze assicurative).
  7. Estinzione anticipata: la possibilità, per il consumatore, di saldare il debito prima della scadenza e le eventuali penali associate.
  8. Penali per ritardi o insolvenze: in caso di mancato pagamento di una o più rate, la banca può prevedere interessi di mora. Tieni presente che, in caso di mancato pagamento, la banca effettuerà una segnalazione ai SIC.
  9. Finalità del finanziamento, vale a dire se si tratta di un prestito finalizzato (es. acquisto di beni/servizi specifici) o non finalizzato (es. prestito personale).
  10. Eventuali condizioni particolari, come tassi di interesse agevolati o periodi iniziali a tasso zero.

     

Questi elementi sono dettagliati nel contratto di finanziamento che devi sempre leggere attentamente prima di firmare, assicurandoti di avere compreso tutte le condizioni.

Durata e tassi di interesse

La durata del finanziamento, nel credito al consumo, fa riferimento al periodo entro il quale il consumatore deve rimborsare l'importo finanziato. Sul contratto la troverai espressa in mesi o anni, e varia in base a diversi fattori. Può infatti andare da pochi mesi, come nel caso di un finanziamento di importo contenuto (ad esempio per l'acquisto di un elettrodomestico), a diversi anni, come nel caso di prestiti di importi elevati.

La durata del finanziamento influisce sul costo del prestito: una durata più breve comporta rate di importo più alto ma un minor costo totale del finanziamento (perché pagherai meno interessi). Al contrario, una durata più lunga comporta rate più basse, ma nel lungo periodo andrai a pagare più interessi.

Veniamo ora ai tassi d'interesse, che indicano, in percentuale, l'ammontare effettivo che dovrai restituire all'ente finanziatore e che contribuiscono a definire l'importo delle rate di restituzione.

Si tratta di TAN e TAEG. Vediamo ora cosa sono:

  • TAEG sta per Tasso Annuo Effettivo Globale ed è l'indicatore sintetico che esprime il costo complessivo del finanziamento perché comprende oltre al tasso di interesse base (TAN) anche tutte le spese obbligatorie (es: istruttoria, gestione pratica, incasso rate, ecc) e le eventuali assicurazioni obbligatorie.

Il TAEG è il parametro principale cui prestare attenzione nel confrontare tra diverse offerte, in quanto esprime il costo reale del credito.

  • TAN sta per Tasso Annuo Nominale, ed è il tasso d'interesse “base” applicato alla somma concessa per calcolare gli interessi su base annua. Non include eventuali costi accessori come le spese di istruttoria o le spese di incasso rata.

Oltre a TAN e TAEG, ricorda che l'importo della rata dipende anche dall'importo richiesto, dalla durata del prestito, dalla frequenza delle rate (una rata su base mensile sarà di importo più basso rispetto ad una rata trimestrale), e dalle spese accessorie.

La legge antiusura (L. n. 108/1996) ha introdotto un limite ai tassi di interesse sui finanziamenti, chiamato "tasso-soglia". Questo limite è stabilito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e dalla Banca d'Italia. I tassi-soglia sono definiti periodicamente per garantire la trasparenza e prevenire l'usura nei contratti di credito.

Quando e perché richiedere un prestito al consumo

Si ricorre al credito al consumo solitamente per far fronte ad una spesa necessaria e utile per sé o per la propria famiglia, ma non si dispone della liquidità necessaria. Si ricorre ad esempio ad un prestito finalizzato per l'acquisto di un'auto o un elettrodomestico (e tanti altri beni o servizi), a un prestito personale per far fronte a spese elevate, quali la manutenzione straordinaria della propria casa, o impreviste per le quali una dilazione degli importi può essere opportuna.

Situazioni in cui il credito al consumo è utile

Richiedere un prestito può aiutarti ad affrontare delle spese impreviste come, ad esempio, un guasto alla macchina, o spese relative alla casa. Oppure si può chiedere un finanziamento per l'acquisto di un bene o un servizio: è questo il caso degli elettrodomestici, mobili, un'auto, o un cellulare nuovo.

Ci sono dei punti d'attenzione da considerare prima di chiedere un prestito: valuta se è davvero necessario e considera che l'importo delle rate complessivamente da rimborsare non dovrebbe mai superare il 30% delle entrate mensili regolari. Considera che la puntualità nei pagamenti su prestiti o mutui in corso ha un impatto sulla affidabilità percepita da banche e società finanziarie.

Vantaggi e svantaggi del credito al consumo

Come ogni cosa, anche prestiti e finanziamenti possono avere i loro vantaggi e svantaggi

Vantaggi

Fra i vantaggi possiamo sicuramente citare la realizzazione di progetti e acquisti importanti per i quali non si ha la disponibilità economica immediata e grazie al credito diventano progetti sostenibili. Questo vale anche per eventuali spese impreviste, per le quali non si dispone della necessaria liquidità.

Altro elemento è la comodità e la convenienza economica: grazie al credito al consumo si può evitare di smobilizzare somme investite per effettuare acquisti e si può usufruire di offerte di rateizzazione a tasso zero, ossia senza oneri a carico del soggetto, che possono comunque far comodo per mantenere un certo livello di liquidità.

Il credito al consumo viene erogato senza costituire garanzie su beni immobili e mobili.

Svantaggi

I finanziamenti normalmente hanno un costo associato, espresso da indicatori come il TAN e il TAEG. Quest'ultimo permette di capire complessivamente l’onerosità dell’operazione.  Nel caso in cui un soggetto disponga della necessaria liquidità per realizzare un acquisto bisogna realmente domandarsi se è conveniente far ricorso al credito.

Restituire un prestito è un impegno a breve- medio termine, bisogna pertanto assicurarsi di essere nelle condizioni di poter far fronte a questo impegno per tutto il tempo previsto.

Un utilizzo troppo frequente del credito per acquistare beni e servizi può diventare difficile da gestire; a causa delle diverse scadenze di rimborso e dell’importo delle rate che si accumulano. Il soggetto può esporsi al rischio di non riuscire a far fronte a tutti gli impegni finanziari accumulati. Consideriamo che l’importo totale delle rate mensilmente da ripagare non dovrebbe mai superare il 30% delle entrate mensili su cui il soggetto può fare affidamento.

Accoglimento e rifiuto di richieste di finanziamento

Richiesta di finanziamento e affidabilità creditizia

Aprire contemporaneamente più richieste di finanziamento presso diversi istituti di credito può incidere sulla valutazione della capacità effettiva di rimborsarli. Le richieste di finanziamento vengono contribuite dagli Istituti di credito a uno o più sistemi di informazioni creditizie nel momento in cui viene avviata l'istruttoria. I SIC ai quali i dati possono essere contribuiti sono indicati nell'informativa relativa al trattamento dei dati. Le richieste di finanziamento segnalate nei SIC sono visibili al massimo per 180 giorni, poi si cancellano automaticamente. Gli istituti di credito aggiornano l'esito della richiesta di regola mensilmente (accordato, rinunciato o rifiuto). Le richieste di finanziamento con un esito di rinuncia o rifiuto saranno visibili sul SIC per 90 giorni dalla data di loro aggiornamento, poi si cancellano automaticamente. I prestiti accordati verranno aggiornati mensilmente con l'importo residuo da ripagare e la puntualità nel rimborso delle rate.

Cosa succede se fai una richiesta di finanziamento che viene rifiutata o a cui rinunci

Le richieste di finanziamento rifiutate o rinunciate dal cliente stesso possono essere aggiornate con il relativo stato e rimangono così visibili nel  SIC per 90 giorni, poi si cancellano automaticamente.

Conclusioni

Il credito al consumo è uno strumento utile per il consumatore, a cui accedere per esigenze reali e progetti volti a migliorare la propria qualità della vita e quella della propria famiglia, valutando con attenzione l'impatto sulle proprie finanze e la sostenibilità nel breve e medio periodo.