Centrale rischi e SIC
In passato i Sistemi di informazioni creditizie (SIC) erano noti comunemente come “Centrali Rischi”, in realtà, anche se hanno caratteristiche comuni alla Centrale rischi di Banca d’Italia, si differenziano da quest’ultima per la modalità di segnalazione delle informazioni, la tipologia di informazioni raccolte, le caratteristiche del servizio offerto e i soggetti gestori.
Capiamo di seguito le principali differenze fra Centrale rischi e Sistema di informazioni Creditizie
La Centrale rischi di Banca d'Italia, è un sistema pubblico le cui segnalazioni sono obbligatorie da parte degli intermediari partecipanti (ad esempio banche, società di credito al consumo ecc.) oltre una certa soglia di rilevazione, ossia qualora il cliente – privato o azienda – debba restituire all’intermediario una somma superiore ai 30.000 euro o se il cliente è a sofferenza per una somma almeno pari a 250 euro.
Nella Centrale rischi, queste informazioni sono rappresentate per macro categorie, le principali sono:
a) credito di firma (ad esempio le fideiussioni)
b) crediti per cassa, che a loro volta si suddividono in:
· crediti a scadenza (a rimborso programmato come prestiti ecc.);
· crediti a revoca (ad esempio i fidi);
· crediti autoliquidanti (ad esempio i finanziamenti per anticipi).
I SIC contengono invece informazioni sul singolo finanziamento richiesto o erogato (es mutuo, prestito finalizzato) a prescindere dall’importo finanziato; quindi non hanno una soglia di segnalazione. L’adesione degli intermediari ad uno più SIC – la cui gestione è svolta da società private - è su base volontaria. I SIC sono regolamentati dal Regolamento (UE) 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, “GDPR”, dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e, più specificatamente, dal “Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità.
Entrambi i servizi hanno l'obbiettivo di supportare la valutazione del merito di credito a tutela di chi eroga e chi richiede credito; in modo da assicurare un buon funzionamento del mercato del credito e tutelare i privati da fenomeni di sovraindebitamento. I dati della Centrale rischi di Banca di Italia possone essere portati a conoscenza delle autorità dei paesi terzi dell'Unione Europea che si occupano di vigilanza.