Composizione negoziata della crisi e adeguati assetti: il risanamento delle imprese e gli Orientamenti EBA-Gl LOM

27/10/2021

Overview

La parte già in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza impone alle imprese di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, ex art. 2086 c.c.. La norma richiede quindi alle imprese di produrre una reportistica non solamente di carattere storico, ma con valenza anche prospettica. Il costante monitoraggio forward-looking della continuità aziendale è essenziale per gestire tempestivamente l’insorgere di squilibri nella gestione aziendale, consentendo di porre in essere opportuni rimedi atti a garantire il going concern.

Il Decreto legge n. 118 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 202 del 24 agosto, ha introdotto l’istituto della composizione negoziata della crisi. L’obiettivo della norma è di mettere a disposizione delle imprese un’altra procedura che consenta di ampliare gli strumenti alternativi al fallimento, agevolando la ristrutturazione delle imprese, in difficoltà a causa dell’avvento della pandemia da Covid-19, ma dotate di potenzialità future.

Al riguardo, partendo dall’assunto che gli istituti di credito rappresentano solitamente la parte preponderante del ceto creditorio all’interno delle procedure di composizione della crisi il dettato normativo prevede per il sistema bancario una partecipazione attiva e informata alle trattative.

Nel contempo, l’emanazione degli Orientamenti dell’EBA in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti segna un ulteriore passaggio nei processi e meccanismi alla base delle decisioni sul credito e sul monitoraggio nel tempo della qualità del medesimo, al fine di evitarne il deterioramento. La richiesta di una “visione d’insieme” della controparte e le previsioni di eseguire una valutazione del merito di credito delle imprese, analizzando aspetti quali la posizione finanziaria, il modello di business e la strategia aziendale, richiede lo sviluppo di una solida cultura di gestione dei rischi.

Una gestione proattiva e più consapevole della relazione tra la banca-impresa, consente di superare insieme in un arco di un tempo congruo le criticità presenti, attenuando il rischio di deterioramento della qualità del credito con il conseguente innalzamento del livello degli NPL.

Obiettivi

CRIF Academy propone una giornata di formazione e aggiornamento con l’obiettivo di approfondire:

-      l’obbligo a carico delle imprese di istituire adeguati assetti e i possibili benefici dell’implementazione in termini di continuità aziendale e la predisposizione di una reportistica finanziaria forward lookin da fornire agli stakeholder.

-      la composizione negoziata della crisi e l’azione preventiva per ridurre l’accumulo degli NPL

-      il carattere “straordinario” dell’informativa di bilancio 2020;

-      come utilizzare la disponibilità di un set informativo credibile e di carattere prospettivo elaborato dalle imprese per conformarsi ai dettami degli Orientamenti EBA;

-      la cultura di gestione del rischio di credito alla base di un nuovo rapporto banca-impresa. 

 Macro argomenti

  • L’adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ex art. 2086 c.c. e le responsabilità di amministratori
  • L’istituto della composizione negoziata della crisi per il risanamento delle imprese ed il ruolo e le modalità di partecipazione degli istituti di credito alla nuova procedura
  • La reportistica finanziaria prospettica e e la necessità di early warning per le imprese
  • Il cambiamento culturale richiesto dall’EBA e l’informativa richiesta dai nuovi Orientamenti in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti
  • L’esigenza di un confronto costante sui business plan elaborati dalle imprese
  • Investire nel cambiamento culturale per limitare gli NPL

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