AGRIBUSINESS nel banking: la parola chiave 2024 è il mix di dati e piattaforme digitali automatizzate

01/12/2023

Lo scorso 24 novembre si è svolto il corso realizzato da CRIF Academy, la business school di CRIF, dal titolo: “Agribusiness nel banking: come supportare correttamente il settore agricolo creando opportunità di sviluppo per le imprese”.

Il corso, dedicato al settore primario dell’economia italiana, si è svolto con la partecipazione di un folto pubblico di analisti esperti di agribusiness, provenienti da molte regioni italiane. Siamo stati orgogliosi del riscontro positivo ottenuto: l’evento è andato sold-out in pochi giorni, testimonianza del profondo interesse per il tema e delle specifiche esigenze degli analisti del credito di approfondire le novità in ambito dati e valutazione delle imprese agricole”- ha affermato Vincenzo Gagliardi, Responsabile CRIF Academy. Profondo interesse e occasione di confronto tra la Faculty e i rappresentanti del mercato bancario e finanziario sui temi del credito in agricoltura:  “Sono oltre dieci anni che contribuiamo con successo a consolidare e aumentare la consapevolezza sulla cultura del rischio di credito nel settore agricolo attraverso una proposta dedicata di alta formazione” - prosegue Vincenzo Gagliardi.

Overview del mercato agricolo a cura di Nomisma

"L’agricoltura italiana, grazie alla biodiversità del nostro territorio, è tra le più differenziate rispetto agli altri paesi europei. L’Italia, infatti, è tra i top exporter mondiali di prodotti food&beverage, ma allo stesso tempo è anche tra i top importer agricoli. Per tale motivo, la sostenibilità rappresenta sempre più un driver del consumo agroalimentare”- ha dichiarato Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare, Nomisma, fornendo un’interessante overview del quadro produttivo ed economico dell’agricoltura italiana e delineando gli scenari evolutivi per l’agricoltura italiana tra sfide e opportunità.

“Con quasi 6.000 euro a ettaro di valore di produzione, l’agricoltura italiana vanta la produttività più elevata in Europa, a fronte non solo di una maggior valorizzazione delle proprie coltivazioni (molte inserite in filiere DOP e IGP) ma anche di quella multifunzionalità che ormai è arrivata a pesare per il 10% sul valore prodotto dal settore. Una diversificazione che mostra la capacità delle nostre imprese agricole di cogliere le opportunità offerte dai nuovi trend di mercato, in uno scenario in continua evoluzione e carico di sfide” – ha aggiunto Pantini.

Le imprese agricole come non le avevate mai viste

Protagonista del corso è stata la vista multidimensionale del segmento agricolo, elaborata attraverso il patrimonio informativo del gruppo CRIF, ivi inclusa Nomisma.

“Alcuni dei nostri indicatori più innovativi ci permettono di mappare le principali attitudini in termini di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione. Anche se in maniera contenuta, alcune imprese del settore iniziano a manifestare elementi di innovazione, un fenomeno che potrebbe accentuarsi nei prossimi anni: 82% delle imprese agricole ha infatti uno score di innovazione basso” - ha dichiarato Daniela Tontini, Consulting Manager, Responsabile Agribusiness, CRIF.

Accanto a questi dati, sono inoltre state condivise le viste del settore agricolo, relative a 4 direttrici dimensionali, dando così ai partecipanti la possibilità di analizzare tali imprese sotto diversi punti di vista:

  1. Le abitudini di pagamento del settore agricolo si attestano in linea rispetto alla media del paese, con una tendenza al pagamento nei i termini o al massimo entro i 30 giorni (circa il 90% delle imprese), nonostante i cicli produttivi agricoli siano differenti dai cicli di cassa standard.
  2. Vista creditizia: all’interno del SIC EURISC sono censite il 45% delle imprese agricole scritte nel registro imprese, la cui esposizione media rilevata a sistema si attesta sui 129.000 € divisi tra diverse tipologie di prodotti (rateale e non rateale).
  3. Tassi default: risulta evidente la minore rischiosità delle Società di Persone e delle Ditte Individuali del settore agricolo rispetto alla media nazionale.
  4. Rispetto a un passato periodo di «quiete», la domanda di terreni agricoli sta riscontrando nuovo fermento, seppur spesso legata ad appezzamenti di modeste dimensioni.

 

Le garanzie statali in agricoltura

Durante il corso, è stata condivisa con i numerosi partecipanti l’analisi del mercato delle garanzie ISMEA e MCC per volumi, importi e intermediari finanziari.

Sono state approfondite diverse tematiche, tra cui le misure di sostegno per il settore agricolo come la Garanzia ISMEA e la Garanzia MCC. Sono state analizzate nel dettaglio le differenze tra questi strumenti, le modalità di calcolo e le opportunità offerte da entrambe le garanzie, dove a ogni scopo ed esigenza di finanziamento si può associare lo strumento di garanzia statale più adeguata. 28,8% è la percentuale dei finanziamenti garantiti nel settore agricolo, su uno stock di crediti pari a circa 38 miliardi di Euro a fine 2022 e poco più del 4% il peso delle garanzie in agricoltura sul totale degli altri settori ”- ha aggiunto Giorgio Oliva, Direttore Divisione Agricoltura, PromozioniServizi (Business Unit di CRIF per la gestione delle garanzie statali per gli Intermediari Finanziari).

L’analisi creditizia automatizzata

"Le peculiari caratteristiche delle imprese agricole e del relativo modello di business le hanno rese difficili da valutare sotto il profilo del rischio, accentrando le competenze necessarie su analisti altamente specializzati. Per efficientare i processi di valutazione diventa necessario un nuovo approccio, basato su dati ufficiali e algoritmi automatizzabili, che non sostituisce un’accurata valutazione di uno specialista competente, ma ne diventa la base di partenza per i casi complessi e una risposta immediata per le piccole aziende che costituiscono la maggior parte delle controparti del settore” - ha dichiarato Giuseppe Caruso, PMO di CRIF.