Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha illustrato le principali evidenze del fenomeno del momento, il Buy Now Pay Later, intervenendo durante la sessione dal titolo “Non ci sono più i pagamenti e il credito di una volta” che ha visto partecipare come altri panelist Angelo Peppetti (ABI), Alberto Filotto (ASSOFIN), Alessandro Borzacca (COFIDIS Italia), Giorgio Orioli (SELLA PERSONAL CREDIT), Matteo Ciccalè (SCALAPAY) e Stefania Amadio (CEDACRI).
Capecchi ha sottolineato come negli ultimi anni le forme di pagamento “Buy Now, Pay Later” (BNPL) abbiano continuato a far registrare una crescita significativa e superiore ai tradizionali prestiti “small ticket”, cambiando le abitudini di consumo delle generazioni più digitalizzate. Questa modalità di pagamento si sta affermando in tutto il mondo, con una crescita evidente anche nel nostro Paese, seppur meno intensa rispetto ai mercati in cui è più sviluppato.
In particolare, secondo le analisi del CRIF Market Outlook le erogazioni di BNPL in Italia sono aumentate del +133% in poco più di due anni, confrontando il secondo trimestre 2024 con il primo trimestre 2022.
“Il trend di crescita del BNPL può essere attribuito a una serie di fattori interconnessi” – ha spiegato Simone Capecchi. “In primo luogo, l’integrazione sempre più profonda nel commercio elettronico ha reso il BNPL una modalità di pagamento alternativa particolarmente comoda e user-friendly per gli acquisti online dei consumatori. Questa facilità di utilizzo ha favorito una rapida diffusione, soprattutto tra i consumatori digitalmente più attivi. Inoltre, l’espansione del BNPL in nuovi settori, come il turismo, i viaggi, e l’abbigliamento, ha ulteriormente ampliato la base di utenti, estendendo la portata di questi servizi oltre l’e-commerce tradizionale. Infine, i cambiamenti nelle abitudini di consumo riflettono una crescente preferenza per soluzioni di pagamento flessibili”.
Per supportare le nuove esigenze dei player finanziari, CRIF ha lanciato una suite interamente dedicata al BNPL che consente nel 100% dei casi la valutazione puntuale del rischio di credito e di frode degli utenti che si affacciano a questa nuova forma di credito. Tramite una piattaforma digitale che fa leva su oltre 100 controlli sull’ecosistema di dati, combinando verifiche tradizionali - ad esempio, rischio di credito, antiriciclaggio, fonti istituzionali Scipafi - con quelle di nuova generazione messi a disposizione dall’open banking, la soluzione CRIF garantisce una valutazione completa, istantanea e multidimensionale. “Grazie alla trentennale esperienza di CRIF nella realizzazione di sistemi di valutazione del rischio e di prevenzione frodi sono stati sviluppati algoritmi statistici AI based e processi decisionali ad hoc. Questi algoritmi e processi utilizzano l’ecosistema di dati CRIF Information Core, tra i quali ad esempio la digital footprint lasciata dagli utenti durante l’esperienza di acquisto online; informazioni nuove e preziose che vengono utilizzate nei check e negli score per fornire una valutazione dei rischi ancora più granulare e accurata, in particolare alla luce dell’ingresso della nuova Consumer Credit Directive che toccherà diversi aspetti anche del prodotto BNPL”- ha aggiunto Capecchi, sottolineando come, anche in ambito BNPL, l’utilizzo dei dati del Sistema di informazioni Creditizie (SIC) di CRIF sia imprescindibile nella valutazione efficace delle richieste di rateizzo, sia per avere una visione esaustiva del livello di indebitamento della clientela sia per prevenire situazioni di stress finanziario, fornendo uno strumento di valutazione oggettivo e coerente con le evoluzioni della Consumer Credit Directive.
Guarda la videointervista sul BNPL di Wall Street Italia a Simone Capecchi
Il punto di vista CRIF sul mondo dell’intelligenza artificiale è stato al centro della sessione dedicata del Salone Pagamenti dal titolo “AI dall’approccio prototipale a quello industriale”. Antonio Deledda, Executive Director di CRIF, è intervenuto come panelist insieme a Andrea Bei (REACTIVE), Alberto Danese (NEXI), Daniele Di Stazio (ABI), Marco Rotoloni (ABI LAB), Marco Scotto (ACCENTURE) e Giantommaso Delle Fontane (EY).
“I dati rappresentano la base del nostro lavoro da più di 30 anni ma è stata l’AI a dar loro ancora più valore, consentendoci di supportare sempre meglio le decisioni dei nostri clienti, player finanziari e assicurativi, e di migliorare continuamente la nostra offerta” – ha affermato Deledda, illustrando come CRIF, da sempre attenta alla qualità e alla certificazione dei propri dati, applichi da tempo con successo l’AI per affrontare sfide complesse e rispondere a esigenze sempre più diversificate. Tra le principali innovazioni realizzate da CRIF per il mercato banking, Deledda ha focalizzato l’attenzione su quelle in ambito open banking e ESG.
In ambito open banking e analisi dei conti correnti, CRIF ha infatti applicato l’AI per lo sviluppo di un avanzato categorizzatore che classifica, sulla base di una tassonomia proprietaria, le transazioni di conto corrente in una categoria di spesa o di entrata attraverso l’analisi del testo della descrizione e ad altri metadati (es. importo, sender, receiver, merchant code e account holder, ecc.). Ad oggi, il categorizzatore CRIF è attivo in 10 diversi Paesi europei e sono 2,5 milioni i conti correnti processati all’anno, e di questi fino a 2 milioni sono aggiornati su base quotidiana.
Sul fronte ESG, e in particolare nel credito alla clientela business, CRIF ha sviluppato degli analytics AI-based per la valutazione degli impatti dei rischi climatici e delle potenziali perdite economiche delle imprese dovute ai fenomeni naturali, che valorizzano tutte le possibilità date dall’Intelligenza Artificiale di sviluppare modelli complessi su dataset estesi ed eterogenei, permettendo alle banche di includere l’analisi ESG nelle loro decisioni creditizie.
“L’artificial intelligence è già utilizzata da CRIF da oltre 15 anni” – ha continuato Deledda. “Sono numerosi i progetti di successo realizzati e presenti sul mercato, in tutte le fasi del credito. Ad esempio, per il prospecting, Credem sfrutta l'AI di CRIF per la crescita sul segmento SME; in fase di istruttoria, Revolut ha rivoluzionato i prestiti personali con le nostre soluzioni AI-based; nello specifico della gestione del portafoglio BNL BNP PARIBAS ha scelto le soluzioni trigger-based di CRIF per migliorare con l'intelligenza artificiale la conoscenza del cliente”.
Deledda è intervenuto anche su uno dei temi più discussi del momento, l’impatto della Generative AI sull’industry finanziaria nel migliorare l’efficienza operativa e la gestione delle informazioni non strutturate, come documenti legali o report finanziari. Anche in quest’ambito CRIF ha già sviluppato use case concreti per il settore bancario. In particolare, CRIF ha applicato la tecnologia GenAI per estrarre dati rilevanti da documenti complessi, accelerando processi che prima richiedevano settimane, e per produrre bozze di documenti come le delibere creditizie, riducendo i tempi operativi e migliorando la standardizzazione. Inoltre, CRIF ha sviluppato un’applicazione innovativa di document management automation per l’annotazione e l’esplorazione di documenti aziendali come ad esempio, bilanci, perizie immobiliari, report. Un altro esempio di innovazione riguarda i controlli di secondo livello, per i quali CRIF ha sviluppato un tool basato sulla GenAI che utilizza large language models e prompt specifici. Applicando questo strumento la metà delle pratiche risultano effettivamente anomale, dopo la verifica degli analisti della banca.
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Secondo Deledda, l’applicazione della Generative AI richiede un monitoraggio costante. “Il rischio di ‘allucinazioni’ è reale, ma con un approccio basato su test rigorosi e supervisione umana, siamo riusciti a ridurre al minimo gli errori, garantendo decisioni affidabili” – ha spiegato l’Executive Director, evidenziando come CRIF stia spingendo il settore bancario verso un’adozione sistematica dell’AI. Questo approccio non solo ottimizza processi tradizionali, ma apre la strada a nuovi paradigmi operativi, integrando la sostenibilità e l’efficienza nei modelli di business. “In CRIF riteniamo che AI stia passando ‘da hype a valore’: infatti l’intelligenza artificiale rappresenta oggi una leva consolidata per migliorare l’analisi dei dati, ottimizzare i processi interni e offrire servizi innovativi. Guardiamo al futuro con l’obiettivo di evolvere insieme ai nostri clienti, offrendo soluzioni innovative che possano rispondere alle sfide di un mercato sempre più complesso” - ha concluso Deledda.
Videointervista di ARENA DIGITALE ad Antonio Deledda, Executive Director di CRIF
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Affari Finanza Repubblica, videointervista ad Antonio Deledda, Executive Director di CRIF
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