La crisi sanitaria ed economica in atto provocata dal Covid-19 sta cambiando profondamente le nostre abitudini di vita, le nostre routine, e sta mettendo in discussione tutte le nostre certezze.
E a proposito di certezze, tutti i modelli di previsione del futuro sono messi a dura prova in questi giorni, travolti dalla tempesta perfetta. Ma il sistema economico, oggi più che mai, ha bisogno di strumenti innovativi e affidabili con i quali indirizzare al meglio gli sforzi per la ripartenza.
I team CRIF di oltre 200 data scientist e credit analyst monitorano periodicamente i modelli previsionali sviluppati nei 26 Paesi con sistemi di credit reporting.
Negli “uffici virtuali” di CRIF in queste settimane sono già allo studio nuove metriche “growth up/reboot indicators” che, accanto agli indicatori tradizionali, consentiranno ai player finanziari di definire al meglio le azioni da mettere in atto verso i clienti post shock. Tali azioni saranno basate non solo sul livello di rischio ma su dimensioni più circolari, quali ad esempio il “potenziale” del cliente, che potrà essere individuato applicando tecniche di machine learning a nuovi set informativi, quali ad esempio il tracking delle entrate/uscite ottenuto con l’aggregazione/categorizzazione di tutti i conti di pagamento posseduti (grazie alle opportunità abilitate dalla Psd2), pagamenti tra le imprese, ecc.
Il tutto è reso possibile sfruttando non solo il patrimonio informativo e gli augmented analytics, ma anche la conoscenza del mercato, degli andamenti settoriali e delle dinamiche economiche, che consentono di indirizzare correttamente gli interventi e supportare l’economia in modo sostenibile.
L’obiettivo è anche definire sistemi di monitoraggio “aumentati” che recepiscano la potenzialità di aziende/settori soprattutto all’interno delle filiere produttive. La certificazione delle filiere diventa fondamentale per intercettare differenti dimensioni e rispondere alle seguenti domande: quali settori sono essenziali? Come questi sono intrecciati e su quali filiere? In quali aree geografiche? E qual è la probabilità di contagio del rischio di credito?
Anche per gli investimenti immobiliari si stanno individuando non solo gli elementi che vanno ad impattarne il valore attuale ma, soprattutto, quelli che ne andranno a modificare il valore futuro. Per il valore degli immobili in cui vengono svolte le attività produttive e sociali, vi sono solo impatti contingenti legati alla loro sensitività ai mercati economico-finanziari o si possono già delineare tendenze di lungo periodo che vanno considerate anche dopo che l’emergenza sarà finita?
Per maggiori informazioni: marketing@crif.com