Racconti di innovazione al CRIF Innovation Meeting - “Change Driven Economy”: la gestione del credito nell’era della new never normal dello scorso 16 luglio. Insieme agli esperti CRIF, alcuni dei principali player di mercato hanno raccontato il loro punto di vista sulla gestione del portafoglio post Covid-19.
Simone Rosti – Senior Director di CRIF e moderatore dell’evento – ha introdotto il concetto di New Never Normal inteso come capacità di avere una nuova forma mentis, di reinventare nuovi approcci in un contesto che fa dell’incertezza una costante, in cui avere a disposizione un ecosistema di dati freschi e reattivi diventa la chiave di volta di tutti i processi. Presentati, inoltre, gli ultimi trend sul credito di famiglie e imprese e il diverso impatto che la pandemia ha avuto sui settori economici, secondo l’osservatorio CRIF Pulse.
Dell’importanza di classificare i settori economici in cui le aziende operano ne ha parlato anche Luca Saprio – Direzione Crediti del Gruppo Sella: “Il nuovo approccio al rischio ai tempi del Covid-19 deve tenere in considerazione quattro aspetti:
- settore in cui opera l’azienda analizzata, differenziato rispetto al diverso impatto della crisi;
- posizione della controparte con maggiore attenzione verso le realtà già in difficoltà ante pandemia;
- variazione dei cut-off di accettazione e pricing, con una politica più conservativa e coerente con il rischio;
- approccio forward looking alla valutazione della controparte.
D’ora in poi i pilastri del credit risk appetite si baseranno su vicinanza alla clientela, 'appetito' verso le nuove erogazioni sfruttando le iniziative del governo e promuovendo l’innovazione nei processi.”
EARLY WARNING SYSTEM, ANALYTICS E SMART COLLECTION IN OUTSOURCING
A seguire Marco Macellari – Process & Risk Advisory - Transformation Services- Director – e Antonio Deledda – Credit Bureau Solutions & Analytics – Senior Director di CRIF – hanno messo in evidenza l’importanza dei sistemi di Early Warning “evoluti” nella metodologia o nei processi rispetto al nuovo contesto e agli "isotipi" Covid-19 (ovvero cluster clienti e azioni) per gestire la fase di ripartenza e il post-moratorie. In questo ambito, CRIF supporta già i player finanziari nel definire i driver di segmentazione (ad esempio presenza e impatto moratoria, capacità di resilienza e trigger) per trasformare il vasto patrimonio informativo in azioni di gestione mirate.
L’evento digitale è proseguito con l’intervento di Claudio Domenis – Senior Manager di CRIBIS Credit Management – il quale ha sottolineato come attraverso il CRIF Information Core, l’ecosistema di dati del Gruppo, sia possibile calcolare uno score di collection utile a sviluppare modelli di segmentazione tailor made per una gestione evoluta dei crediti deteriorati (Drive Your Risk Approach) volta a diminuire il costo del rischio, efficientare i processi gestionali decisionali e gestire in maniera strategica il deterioramento dei portafogli oggetto di moratoria. Come confermato dalle esperienze sul mercato, l’utilizzo di un approccio risk driven nella gestione dei crediti, primi insoluti o posizioni in stato di UTP, consente di ottenere una netta riduzione dell’esposizione deteriorata.
OSSERVATORIO NPE DI CRIF: NUOVO FARO SUL MERCATO
Alberto Sondri – Executive Director di CRIBIS Credit Management – ha anticipato alcune evidenze esclusive tratte dal nuovo osservatorio CRIF dedicato al tema NPE, con l’obiettivo di fornire un supporto informativo e una visione complessiva del mercato rispetto al rischio del credito e alla dinamica delle procedure giudiziali.
In particolare, si sono approfonditi i trend relativi a esecuzioni immobiliari e procedure concorsuali, andando ad analizzare e definire modalità e tempistiche di recupero con ultimo focus sugli impatti del Covid-19 e su come il lockdown abbia accelerato i processi di digitalizzazione che si ritenevano di futura applicazione e che in tale contesto sono diventati necessari.
WHAT ABOUT NPL MANAGEMENT? IL PUNTO DI VISTA DI BPER CREDIT MANAGEMENT
La parola al mercato con il punto di vista di Giuseppe Sibilla – Direttore Generale, BPER Credit Management sulla gestione degli NPL, il quale ha affermato: “Negli ultimi quattro anni e mezzo abbiamo fatto attività di cessioni per oltre 5 miliardi e mezzo e di workout interno che ha smaltito altri 2 miliardi e mezzo di NPL. Siamo arrivati a ridurre il gross book value di circa il 70% da quando siamo partiti. È stata un'attività molto complessa che ha richiesto tutta una serie di efficientamenti, cercando di privilegiare la componente di conto economico. Il tasso medio di recupero è passato da circa il 4% nel 2016 a oltre il 7% oggi. Questo è possibile quando adotti una 'gestione sartoriale' dei vari cluster clienti e un'attività integrativa di post cessione.
L’effetto del Covid-19 registrerà da adesso in poi un calo dei recuperi. In questo periodo, ci siamo concentrati, infatti, su un piano di recovery, temendo un probabile ritardo del tempo previsto sugli incassi. Ecco le istruzioni per l’uso dal nostro punto di vista:
- saranno premianti le attività di segmentazione in cluster delle varie posizioni;
- sarà importante percorrere un recupero di tipo stragiudiziale in modo ancora più forte rispetto al passato;
- occorrerà mettere in campo sin da subito azioni per promuovere una migliore qualità del dato e misure di outsourcing efficace attraverso partner riconosciuti e affidabili, quali CRIF”.
Rivivi l’evento, guarda la diretta e scarica le presentazioni in CRIF Finance Next.
Per maggiori informazioni: marketing@crif.com