Sebbene gli italiani siano famosi nel mondo per la loro socialità, in questo momento di emergenza sanitaria, sono stati costretti a rivedere le proprie abitudini culturali, e adempiere all’obbligo del distanziamento sociale come unico modo per salvaguardare la propria salute e quella dell’intera comunità.
Eppure oggi, ad oltre un mese dalla prima conferenza stampa del 21 febbraio scorso (a cui ci saremmo abituati con frequenza quasi settimanale nei weekend successivi), siamo di fronte a un italiano un po' diverso, che sta cercando di adattarsi alla tempesta che l’ha travolto.
Quali strategie digitali ha messo in campo per svolgere le sue attività quotidiane e comunicare a distanza?
Fa scorte di generi alimentari, si prepara ad ogni evenienza, acquista “comfort food” spesso online o per telefono presso l’azienda agricola a km0 che gli garantisce la consegna a domicilio, potenzia la connessione a internet, scarica app per tenersi in contatto con gli amici, guarda film in streaming per rilassarsi, passa gran parte del tempo a cucinare e ad inviare via chat agli amici foto di prelibatezze mai cucinate prima. Il tutto con pochi clic e aumentando il ricorso alle tecnologie digitali.
Allargando lo sguardo oltre confine, i dati che registriamo sulle transazioni e-commerce in Svizzera vedono una crescita significativa dei volumi (+45%) nelle ultime due settimane, in particolare nel comparto alimentare, elettronico, farmaceutico, parafarmaceutico e nei prodotti legati al fabbisogno giornaliero.
Come sta reagendo il credito rispetto all’aumento dell’utilizzo delle tecnologie digitali?
A questa domanda risponde Eurisc Talks, con analisi originali elaborate a partire da EURISC, il SIC più longevo d'Italia, che contiene dati di oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Una recente e originale analisi “Eurisc Talks” è stata condotta su un campione di richieste di credito che sono state indirizzate verso le piattaforme peer-to-peer di “player nativi digitali”. Confrontando il primo trimestre 2020 con lo stesso periodo del 2019, si nota un incremento delle richiese di credito del +34%. Parallelamente però aumenta la percentuale di furti d’identità con un incremento dell’utilizzo di passaporti esistenti ma non appartenenti al soggetto (+75%), secondo gli ultimi dati registrati sui sistemi antifrode di CRIF.
Inoltre, insieme all’aumentare del ricorso agli strumenti digitali, si osserva anche un aumento di truffe online e fake news. Il cybercrime è sempre più diffuso e ogni giorno aumenta il numero di persone e imprese colpite.
Quali sono le principali cyber truffe durante l’emergenza Coronavirus?
- Il ransomware CovidLock: si tratta di un’app Android che promette notizie sulla diffusione del Coronavirus, ma, se installata, “sequestra” lo smartphone della vittima e chiede il pagamento di un riscatto per non cancellare l’intera memoria del dispositivo. Per difenderci, scarichiamo sempre le app dagli store ufficiali.
- La mail della “dottoressa Marchetti”: la dottoressa Penelope Marchetti, presunta esperta dell’OMS in Italia, invia email con false informazioni sul Coronavirus con in allegato un malware per rubare i dati sensibili degli utenti.
- “Guida utile per difendersi dal Coronavirus”: è una truffa molto diffusa sia sui social sia via posta elettronica e si presenta come un documento .pdf con consigli di sicurezza sul virus che, in realtà, nasconde al suo interno un malware per rubare le informazioni personali. Per difenderci, manteniamo sempre aggiornato l’antivirus e non apriamo mai allegati di cui non siamo sicuri al 100%.
Il fenomeno del cybercrime non va sottovalutato, anche in considerazione del fatto che, nell’ultimo biennio, il tasso di crescita del numero di attacchi considerati gravi è aumentato di 10 volte rispetto al precedente. (Fonte: Rapporto Clusit 2019).
Come difendersi e proteggere i nostri dati?
Grazie alla consolidata presenza sul mercato italiano, CRIF è stata tra i primi a lanciare servizi a valore aggiunto nell’attuale contesto di open e digital business.
In particolare, sul fronte della sicurezza dei dati online, CRIF è partner delle principali aziende di credito nell’ampliare e arricchire l’offerta di servizi alla clientela, grazie a SICURNET, che permette di avere costantemente sotto controllo la circolazione dei propri dati personali e finanziari sul web, per impedire che possano essere utilizzati per scopi illeciti.
Per una protezione a 360° della reputazione creditizia e dal furto di identità dei privati sul web e non solo, i maggiori player di mercato offrono la soluzione IDENTINET di CRIF, che verifica quotidianamente l’apertura di finanziamenti a proprio nome e avvisa se le informazioni personali e finanziarie sono oggetto di scambio illecito sul web o a rischio di furto d’identità.
Tutti questi Value Added Services (VAS) fanno parte di CRIF DIGITAL NEXT, la piattaforma aperta e collaborativa che consente di accelerare la trasformazione digitale, di far evolvere la user experience dei clienti e di generare un processo di innovazione veloce e continuo.
Per maggiori informazioni: marketing@crif.com