Osservatorio sul credito al dettaglio: crescono i volumi di erogazioni e si riduce la rischiosità del comparto

01/07/2019

Dopo aver fatto segnare un incremento del +6,3% nell’anno 2018, nel primo trimestre 2019 le erogazioni di credito al consumo sono cresciute del +9,4% malgrado la dinamica dei consumi durevoli delle famiglie, quelli che più frequentemente vengono finanziati, risulti in attenuazione. Per quanto riguarda i canali di erogazione, si conferma l’importanza del ruolo degli sportelli delle banche generaliste, grazie alla loro capillarità sul territorio e al numero sempre maggiore di partnership e convenzioni con le istituzioni finanziarie specializzate, mentre il canale web veicola ancora una quota piuttosto contenuta di erogazioni.

Entrando maggiormente nel dettaglio, i finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto e moto erogati presso i concessionari hanno chiuso il primo trimestre dell’anno con una crescita delle erogazioni pari a +11,6% (+9,3% nel 2018).

Anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni e servizi (appartenenti a settori quali arredo, ciclomotori, elettronica ed elettrodomestici impianti “green” e beni per l’efficientamento energetico della casa, e altri beni e servizi finanziabili), hanno evidenziato una crescita a doppia cifra nei primi tre mesi del 2019 (+12,1%). A fare da traino all’intero comparto è stata la ripresa dei finanziamenti destinati all’acquisto di elettrodomestici/elettronica, grazie anche a nuovi accordi tra gli enti eroganti e i dealer e del buon recupero delle vendite di alcune tipologie di prodotti (in particolare, del comparto telefonia e dei dispositivi smart per la casa).

I prestiti personali, invece, dopo tre anni di crescita a doppia cifra registrano un deciso rallentamento, che riflette il modesto incremento della componente di nuovi prestiti.

Relativamente ai finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione, infine, nel primo trimestre dell’anno si registra un calo dei flussi finanziati che interrompe la dinamica positiva del 2018, quando il comparto era  cresciuto del +4,6%.

Proseguendo il trend già evidenziato negli scorsi anni, anche nella seconda parte del 2018 gli indicatori di rischio relativi ai prestiti al consumo hanno mostrato una ulteriore lieve contrazione e si sono stabilizzati nei primi mesi del 2019 su livelli storicamente contenuti grazie al mantenimento della solidità economica delle famiglie e a politiche monetarie ancora accomodanti. Nello specifico, a marzo 2019 il tasso di default dei prestiti personali si è attestato al 2,6%, toccando il livello di rischio più basso della serie storica osservata; un andamento analogo viene registrato dai prestiti finalizzati, il cui tasso di default risulta pari all’1,2%.

Per maggiori informazioni: sintesiflash@crif.com