Il 9 ottobre CRIBIS Credit Management è intervenuta al convegno su “NPL, sfide e opportunità - Requisiti regolamentari, strategie delle banche e dei nuovi operatori”, organizzato a Roma da Minerva Bancaria, Assonebb e Fchub.
L’evento, che ha visto il coinvolgimento di esperti del settore, ha consentito di fornire una fotografia estremamente strutturata e puntuale del mercato dei crediti deteriorati e di delineare uno scenario prospettico per i prossimi anni.
Nello specifico, l’intervento di Bankit ha fatto emergere come lo smaltimento, con un accantonamento spinto al 100 per cento delle nuove sofferenze voluto da Francoforte, potrebbe portare le banche ad escutere le garanzie offerte dai propri clienti debitori senza neppure tentare di ristrutturare il credito o di valutare se il cliente possa magari ritornare a pagare con tempi più lunghi dei sette anni previsti dall’addendum per le posizioni garantite, o dei due previsti per quelle senza garanzie. Questo porterebbe la banca a non avere alcun interesse ad assistere il cliente, ma solo l’obiettivo di proteggere il proprio bilancio da accantonamenti troppo esosi.
Va però sottolineato come, al contempo, negli ultimi anni sia stato fatto un grosso lavoro per ridurre lo stock di sofferenze e questo ha creato una nuova “industry” che ha visto l’ingresso sul mercato di operatori specializzati, tra i quali anche CRIF.
“Nei prossimi due anni arriveranno sul mercato altri 100 miliardi di euro da gestire - prevede Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management - e per questo servono nuove figure professionali con un profilo estremamente mirato. Per formarle, CRIF ha varato il primo master in NPL Management a Bologna, in collaborazione con Unipol, con l’obiettivo di specializzare avvocati in questo segmento di business”.