AGRIBUSINESS nel banking: innovazione, sostenibilità e accesso al credito

Il 7 novembre scorso si è svolto l’evento, organizzato da CRIF Academy, dal titolo “Innovazione, sostenibilità e accesso al credito per il futuro delle imprese agricole”. All’evento erano presenti i referenti delle principali banche italiane (Significant e Territoriali) per approfondire i trend sulle imprese agricole e quali strumenti possono supportare il lavoro dei Credit Analyst. 
I moderatori dell’evento sono stati Daniela Tontini, Consulting Manager e Responsabile Agribusiness di CRIF, Giorgio Oliva, Direttore Divisione Agricoltura di PromozioniServizi - A CRIF Company, e Claudio Domenis, Head of Business Development di CRIF. Durante la giornata si sono susseguiti diversi interventi, tra cui Giannina Piccoli, Senior Policy Analyst di Areté, che ha approfondito gli impatti del Green Deal e della nuova PAC (Politica Agricola Comune) sul comparto, nonché la transizione del sistema agricolo verso un’economia di mercato.
Denis Pantini, Head of Agrifood & Wine Monitor di Nomisma, ed Ersilia Di Tullio, Head of Strategic Advisory di Nomisma, hanno approfondito i dati sul livello di competitività del settore primario (produzione, valore aggiunto, redditività, cambiamenti nei consumi e import/export) e le sue prospettive, con un focus su imprese vinicole e zootecniche. A seguire, è intervenuto Mario Guido, Senior Advisor di strumenti finanziari di Fi-Compass – Banca europea per gli investimenti (BELI), sui fabbisogni finanziari delle imprese agricole e agroalimentari in Italia sulla base dell’indagine Fi-Compass.


In conclusione, il settore finanziario può svolgere un ruolo cruciale nel sostenere la transizione verde delle PMI agroalimentari, grazie a soluzioni per il credito mirate per questo tipo di esigenze. Si tratta di soluzioni ibride che combinano prestiti, sovvenzioni e assistenza tecnica e che possono essere particolarmente efficaci per gli investimenti verdi, anche per le imprese di piccole dimensioni. In questo modo, le banche e gli istituti finanziari hanno l’opportunità di supportare la crescita sostenibile del settore agroalimentare, contribuendo allo stesso tempo al raggiungimento degli obiettivi ambientali.

Osservatorio AGRIBUSINESS di CRIF

In Italia, il settore agricolo rappresenta una quota significativa nel panorama imprenditoriale e finanziario. Secondo i dati di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF - vi sono oltre 283.000 imprese agricole che hanno richiesto finanziamenti agricoli (42% del totale). La maggioranza di queste imprese accede a forme di credito rateale, con un’esposizione media che si attesta sui 133.000 euro. È evidente come le piccole imprese individuali predominino in questo comparto, dimostrando una domanda elevata di finanziamenti rateali stabili.

L’analisi delle abitudini di pagamento rivela un settore agricolo con una rischiosità inferiore rispetto alla media nazionale. In particolare, le Società di Persone e le Ditte Individuali mostrano un tasso di default integrato (rischio pubblico e creditizio) più contenuto. Questo dato riflette l’importanza di strutturare modelli di credito ad hoc per il settore agricolo, mirati a migliorare ulteriormente la resilienza delle imprese agricole.
Nel primo semestre del 2024, le transazioni di terreni agricoli hanno visto un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023. La domanda di terreni, in particolare per quelli destinati a produzioni di alta qualità, è in crescita, con un aumento del prezzo dell’1% nell’ultimo anno. Tuttavia, la distribuzione delle transazioni è prevalentemente concentrata nelle regioni del Sud, dove il mercato è molto frammentato. L'andamento dei prezzi, in particolare nelle aree del Nord-Est e Nord-Ovest, conferma una domanda più alta per terreni di pregio, mentre il mercato degli affitti rimane stabile. L'innovazione, la digitalizzazione e l'internazionalizzazione sono considerati aspetti cruciali per la crescita del settore agribusiness. Le imprese agricole italiane, pur essendo tradizionalmente radicate in metodologie convenzionali, stanno dimostrando una crescente apertura verso strumenti digitali e pratiche innovative.

La crescente complessità del contesto economico e ambientale rende fondamentale un supporto mirato per il settore agricolo italiano, che è una componente chiave per l’economia nazionale. L'osservatorio CRIF su agribusiness mostra chiaramente l'importanza di offrire alle imprese agricole strumenti di credito adeguati e flessibili, capaci di rispondere alle sfide e alle opportunità del settore. La sostenibilità, la gestione del rischio e l’innovazione rappresentano le basi per costruire un sistema resiliente e competitivo. 

Garanzie e Finanza Agevolata

Giorgio Oliva, Direttore Divisione Agricoltura di PromozioniServizi - A CRIF Company, ha presentato l’analisi del mercato delle garanzie ISMEA e MCC per volumi, importi e intermediari finanziari.

Le garanzie pubbliche sono strumenti essenziali per facilitare l'accesso al credito e ridurre il rischio per gli istituti bancari che finanziano le imprese agricole. In Italia, i principali strumenti di garanzia pubblica per il settore agricolo includono il Fondo Centrale di Garanzia, ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e SACE (quest'ultimo limitato alle aziende agricole strutturate come società di capitali). Tuttavia, dallo studio emerge che questi strumenti (Fondo Centrale di Garanzia e ISMEA) sono ancora poco utilizzati: meno di 60.000 imprese, pari all'8,6% del totale, ha richiesto e ottenuto una di queste garanzie.

La combinazione tra garanzie pubbliche e strumenti di finanza agevolata rappresenta un'opportunità strategica per il settore agricolo. Le garanzie pubbliche offrono una copertura del rischio per le banche, migliorando l'accessibilità al credito per le imprese agricole. Il dato dell'8,6% di utilizzo delle garanzie indica che esiste ancora un ampio margine di intervento per gli istituti di credito. Quando queste garanzie sono combinate con strumenti di finanza agevolata, come contributi a fondo perduto o prestiti a tassi agevolati, l'accesso al credito diventa ancora più vantaggioso, soprattutto per i giovani imprenditori agricoli. Nonostante questo potenziale, dall'analisi emerge che solo il 3% dei giovani start-upper ha usufruito di garanzie statali, evidenziando un'area di miglioramento significativa.
L'analisi sottolinea come l'uso mirato e consapevole delle garanzie pubbliche, combinato con strumenti di finanza agevolata, possa rappresentare un'importante leva per la crescita e lo sviluppo del settore agricolo, aprendo nuove possibilità per le giovani generazioni di agricoltori e per progetti innovativi orientati alla sostenibilità.

AGORÀ AGRIBUSINESS: la parola ai protagonisti

Durante l’evento è stata lanciata la community Agorà Business, un momento aperto di discussione e confronto tra professionisti dal quale abbiamo raccolto alcune testimonianze che trovate di seguito. 

“In MPS abbiamo una figura dedicata: lo specialista AGRIDOP che è il referente agribusiness sul territorio verso la Rete e verso i clienti e ha principalmente il compito di valutare preliminarmente i progetti presentati dalle Imprese affinché i tempi di risposta e di perfezionamento delle operazioni siano rapidi ed efficaci” - Paolo Delprato, Responsabile Prodotti e Finanziamenti Imprese – ESG – BANCA MPS.

“In Banca abbiamo impostato un processo valutativo e di ricostruzione del bilancio dedicato per l’affidamento dell’impresa agricola. Riteniamo infatti che tali imprese debbano essere valutate con metodologie e strumenti ad hoc” - Simone Colli, Ufficio Agrario – BANCO DESIO e della BRIANZA.

“In Banca Popolare di Sondrio abbiamo un intenso approccio alla finanza agevolata in agricoltura. Già nel piano industriale 2022-2025 è stato posto il focus sul supporto allo sviluppo di filiere agro-alimentari come banca autorizzata Mipaaf e banca finanziatrice (in co-finanziamento con CDP) e nel finanziamento di iniziative del settore agro-energetico, in particolare per l’immissione in rete dell’agrisolare e del biometano” - Antonio Noiosi, Ufficio Crediti Speciali e Mediotermine – BANCA POPOLARE DI SONDRIO.