Il 12th Annual Banking Credit Risk Management Summit, tenutosi a Vienna il 12-14 febbraio 2019, ha affrontato temi che vanno dalle sfide dell'IFRS9, alla nuova regolamentazione per A-IRB, le ultime novità di Basilea III, lo stress testing e le innovazioni nella digitalizzazione nella gestione del rischio di credito.
Marcella Antolini, International Markets Director, e Marco Macellari, Management Consulting Principal, hanno fornito una panoramica su come le recenti normative influiscano sui processi di credito e hanno presentato la proposta di CRIF per una gestione integrata di flussi di lavoro paralleli negli adeguamenti dei processi e delle procedure.
Negli ultimi 3 anni, il quadro normativo sta attraversando profonde evoluzioni volte a garantire una maggiore armonizzazione dei regolamenti a livello europeo e la coerenza del quadro prudenziale. Tale evoluzione nella regolamentazione è sempre più pervasiva e interessa sempre più processi, tra cui la gestione del credito anomalo, il calcolo delle rettifiche di valore (provisioning) e la revisione dei modelli interni.
“Questo elemento modifica in modo significativo le prospettive dell'analisi e l'estensione del relativo percorso di adeguamento. Le banche sono costrette a delineare tali percorsi molto rapidamente e parallelamente a più flussi di lavoro già in atto o pronti per l’avvio”, ha commentato Antolini.
Macellari ha spiegato come "In questo quadro normativo le principali sfide per il 2020 sono:
- mantenere una visione strategica e integrata del processo di credito, in linea sia con la regolamentazione sia con l’operatività quotidiana della gestione del rischio di credito
- ottimizzare la gestione delle risorse per evitare sovrapposizioni, le attività devono essere assegnate come parte di un piano d'azione unico, eliminando duplicazioni e conflitti
- sfruttare l'evoluzione richiesta dal regolatore per rivedere i processi di origination, monitoraggio e gestione problematica del credito
- creare un processo decisionale per definire le priorità e indirizzare in modo chiaro le attività strategiche e operative.”
“La proposta di valore di CRIF va da un supporto end-to-end per l'implementazione di un quadro normativo basato su best practice e consulenza, a un supporto al PMO, orchestrando le attività tra organizzazioni ed entità della banca per una gestione efficiente ed efficace di processi e risorse”, ha concluso Antolini.