CRIF tra gli autori dell’Osservatorio Architetture in Banca 2023, realizzato da ABI LAB

Cloud, flessibilità ed economie di scala nella road map evolutiva dei player finanziari

Il 29 novembre a Milano si è svolto il workshop organizzato da ABI Lab dal titolo “L’enterprise architecture per la banca di domani”, durante il quale sono stati presentati i risultati dell'ultimo anno di attività dell'Osservatorio Architecture IT in Banca, a cui CRIF prende parte da ormai molti anni come “innovation partner”.

L’attività di ricerca 2023 dell'Osservatorio di ABI Lab dal titolo “L'enterprise Architecture per la Banca di domani è stata focalizzata su 2 sfide, Setting e Modeling. Ha definito un framework di Enterprise Architecture per il settore bancario, in grado di aiutare le aziende a rispondere ai continui cambiamenti, a partecipare a ecosistemi di innovazione, a sviluppare le tematiche ESG e a definire modelli di costo adeguati al cloud computing.

In questo contesto si inserisce l’esperienza maturata da CRIF circa l’evoluzione delle necessità di digitalizzazione dei player finanziari, rintracciabile in una maggiore capacità di automatizzare le procedure e di trasformarle usando la tecnologia, per raggiungere nuovi canali e rispondere alle esigenze dei clienti.

Dal bisogno di maggiore flessibilità ed elasticità deriva la trasformazione delle piattaforme in cloud, passaggio che ha reso necessaria una riflessione sia in termini funzionali e applicativi sia tecnologici e operativi.

Massimo Gentilini, Corporate CTO di CRIF nel suo intervento all’interno dell’evento ha affrontato il tema del controllo dei costi del Cloud e del differente modello economico sottostante, quale elemento di forte discontinuità con il modello on premises.

“I benefici del cloud sono in primis la flessibilità: le economie di scala dei cloud provider vanno a ridurre gli effetti di aumento di prezzi causati da fattori esogeni (ad esempio materie prime ed energia che si riflettono in costi maggiori di server e gestione del data center) e alcuni modelli di business innovativi vengono consentiti da cloud”, ha asserito Gentilini.

Il tema della sicurezza ha ormai assunto una importanza primaria per tutti coloro che lavorano nel nostro ambito. In CRIF riteniamo che le economie di scala e le capacità dei cloud provider necessitino di un nuovo livello di sicurezza proprio per l’ambiente in cui sono vissute le soluzioni e questa esperienza oltre che consentirci di innalzare i livelli di gestione consente di portare alcune rilevante esperienza in particolare nello specifico tema della sicurezza anche sull’on premises e come CRIF abbiamo deciso di usare al massimo queste capacità per fornire soluzioni che siano sicuri e compliant il più possibile”.

Nel report di ABI LAB “il punto di vista degli Innovation Partner e degli Operatori di Settore sulle principali questioni legate al Cloud”, è riportato il punto di vista CRIF: “Come CRIF forniamo soluzioni e servizi che sono spesso parte delle funzioni FEI e quindi per noi è fondamentale che, nel passaggio al Cloud le caratteristiche di resilienza che caratterizzano i servizi CRIF attualmente funzionanti on premise, vengano rispettate anche nello scenario Cloud”.

“È ormai determinante avere una visione complessiva e di roadmap degli interventi. Solo attraverso una specifica, coerente e saggia conduzione del Cloud Journey: dalla definizione dei requisiti di business, a quelli funzionali, all’implementazione operativa e al go live, senza dimenticare la fase di post passaggio in produzione e gestione” - afferma David Pieragostini, Executive Director Credit Solutions Italy CRIF - “sarà possibile definire soluzioni BEST IN CLASS che abbiano le giuste caratteristiche di innovazione, scalabilità e resilienza.”