Lo scorso 8 e 9 giugno si è tenuto la 10° edizione dell’Innovation Summit organizzato da Insurance Connect dedicato all’innovazione e rivolto a compagnie di assicurazione, banche, intermediari e associazioni di categoria.
Filippo Sirotti, Insurance Offering Development Italy Senior Director CRIF, è intervenuto nel corso della prima giornata dell’evento Insurance Connect Innovation Summit 2022 sui temi della sostenibilità e i fattori ESG sottolineando come questi vadano integrati anche nel business assicurativo.
Nell’Agenda ONU2030 le assicurazioni assumono un ruolo rilevante per il raggiungimento degli obiettivi preposti, e il quadro normativo in evoluzione risulterà sempre più stringente.
“Le assicurazioni, specialiste del rischio, non possono nascondersi: il loro ruolo, per vocazione, missione e statuto è al centro della scena, al fianco di imprese e famiglie anche nella gestione dei rischi ESG, non solo nella tradizionale funzione di protezione, ma anche in quella di educazione e sensibilizzazione” - ha affermato Sirotti.
Gli impatti ESG riguardano sia gli aspetti tecnici delle principali tipologie di business assicurativo, sia gli aspetti trasversali relativi alle scelte di investimento, al reporting, al fabbisogno di capitale e al governo dei rischi in generale
“Sarebbe infatti riduttivo guardare all’ESG come a una fonte di incombenze e adempimenti aggiuntivi. Il cuore della partita è riuscire a fare leva sulla sostenibilità, per fare meglio il mestiere di sempre: offrire protezione misurando e prezzando correttamente i rischi già esistenti e quelli emergenti, con un approccio win-win per l’assicuratore e l’assicurato”.
Al centro di tutto c’è la conoscenza e quindi i dati. L’assicurazione, da sempre, si fonda sulla disponibilità di informazioni e l’ESG non fa eccezione. Affrontare con successo i rischi ESG e porre il tema al centro della propria strategia significa innanzitutto conoscere in maniera approfondita i fenomeni e gli interlocutori sui tre grandi assi della adeguatezza ambientale, sociale e di governance.
La disponibilità di dati puntuali, tempestivi e di qualità fa la differenza nel business assicurativo e diventa un fattore competitivo chiave. La relazione fra ESG e core business assicurativo è particolarmente intuitiva pensando ai rischi connessi al cambiamento climatico, che hanno fatto purtroppo irruzione nel nostro quotidiano, tanto da spingere il regolatore europeo EIOPA a definire il cambiamento climatico la ”nuova normalità” con cui le Compagnie devono confrontarsi al fianco degli assicurati.
CRIF, da sempre impegnata nell’estrazione di valore dai dati per la costruzione di business consapevoli e sostenibili, ha predisposto un ampio data lake ESG con fonti proprietarie e open, ricco di oltre 100 variabili da cui si ricavano KPIs e score sintetici per ciascuna degli oltre 5 milioni di aziende italiane, già utilizzato sul mercato assicurativo. In questo contesto, si inserisce anche , la digital platform globale per la raccolta di questionari ESG che le aziende possono compilare e aggiornare in autonomia e che vengono messi a disposizione della Compagnia per integrare il proprio patrimonio informativo su clienti, partner e fornitori.
Al grande tema del Climate Change, CRIF ha invece sviluppato Climate Risk Analytics Suite, una suite di analytics specifici che ha vinto il G20 Techsprint, contest internazionale per soluzioni tecnologiche nella finanza sostenibile lanciato da Banca d’Italia e Banca dei Regolamenti Internazionali:“Le assicurazioni, senza mai perdere di vista il proprio core business, possono diventare perno di un processo di crescita e consapevolezza collettiva, che va esattamente nel senso degli obiettivi fissati dall’ONU per lo sviluppo sostenibile” - ha concluso Sirotti.
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