Il credito alle imprese, dopo aver fatto segnare una crescita del +79,3% nel secondo trimestre dell’anno sulla spinta anche delle misure di stimolo varate dal Governo per contenere gli impatti causati dall’emergenza sanitaria sull’economia reale, mostra nel III trimestre dell’anno un calo del -8,3% delle richieste di finanziamenti presentate dalle imprese italiane rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF).
A partire però dall’inizio di ottobre, in concomitanza con l’aumento dei casi di contagio da Covid-19 e l’entrata in vigore dei nuovi provvedimenti restrittivi, assistiamo a un’inversione di tendenza con le imprese che hanno ripreso a rivolgersi in modo sostenuto agli istituti di credito per soddisfare le proprie esigenze di liquidità, facendo toccare il picco nell’ultima settimana del mese (+28%).
Elemento cardine in merito alle richieste di liquidità da parte delle imprese è il Fondo centrale di garanzia MCC. In base ai numeri forniti, negli ultimi 8 mesi, ovvero dal giorno di avvio dei provvedimenti che hanno potenziato la garanzia concessa dallo Stato, sono pervenute al Fondo 1.282.319 richieste, di cui 989.184 operazioni fino a 30.000 euro. L’esplosione delle richieste di accesso al Fondo in questo periodo di emergenza è ancora più chiara se raffrontiamo questi numeri con il totale delle domande pervenute nel 2019 che si assesta a sole 125.918.
Per supportare gli istituti, CRIF BPO ha messo in campo la soluzione end-to-end "Gestione Garanzie MCC" che unisce un applicativo proprietario a un team di specialisti altamente specializzati, permettendo la gestione dell’intero flusso grazie a un workflow di processo che traccia e monitora tutte le fasi e velocizza l’evasione delle pratiche.
Le anime del servizio sono caratterizzate da un team altamente specializzato con consolidata e approfondita conoscenza della normativa vigente e da un applicativo proprietario per la gestione completa del processo. Quest'ultimo è caratterizzato da:
- potente motore decisionale per velocizzare l’evasione delle pratiche;
- protocollo FEA (Flusso Elettronico Agevolato) che consente l’invio delle domande di accesso e degli eventi di rischio in maniera massiva, per semplificare e velocizzare l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI;
- gestionale per supervisionare la worklist del team di lavoro;
- scadenzario con alerting, per monitorare le scadenze normative;
- accesso bidirezionale per il presidio delle attività anche da parte dell’Istituto;
- accesso nativo al patrimonio informativo unico del Gruppo CRIF, il CRIF Information Core (Business Information).
Inoltre, in caso di insolvenza della PMI, oltre alla procedura di escussione della garanzia per la quota di debito garantita dal Fondo, per la parte di debito non coperta dalla garanzia e rimasta in capo all’Istituto è possibile procedere con un’attività di recupero presso il debitore, grazie a CRIBIS Credit Management, la società del Gruppo CRIF specializzata nel credit collection.
“I clienti ci scelgono e rinnovano in noi la fiducia nel tempo non solo per la specializzazione nella gestione dei processi del credito ma anche per il nostro approccio progettuale e consulenziale e per il massimo sostegno al loro business” - spiega Silvia Cappelli, Executive Director di CRIF BPO.
Per maggiori informazioni: sintesiflash@crif.com