L’accesso al credito rappresenta da sempre il tema centrale nel rapporto Aziende, Banche e Confidi. Il Fondo di Garanzia fin dall‘inizio della crisi finanziaria globale del 2008 ha rappresentato in Italia la principale misura contro il razionamento del credito alle imprese e da tempo si era in attesa di una sua riforma. Il 15 marzo scorso sono entrate in vigore le nuove Disposizioni Operative in attuazione alla riforma prevista dal Decreto Interministeriale del 6 marzo 2017.
La riforma ha introdotto di fatto importanti novità:
- un nuovo modello di rating per la valutazione del merito di credito delle imprese, al fine di ampliare la platea dei beneficiari;
- una rimodulazione più equa delle coperture, in maniera direttamente proporzionale alla probabilità di default, quindi con maggior attenzione per le imprese – comunque “sane” – ma con più difficoltà di accesso al credito.
Inoltre, sono state ridefinite le modalità d’intervento articolandole in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia, nonché previsto un più ampio orientamento del Fondo verso una maggiore copertura dei finanziamenti a fronte di investimenti e l’introduzione delle operazioni a rischio tripartito.
Se la Riforma da un lato punta a una maggiore copertura dei finanziamenti e a estendere l’accesso al Fondo (le stime prevedono un incremento del 22% delle PMI che potranno beneficiare della garanzia rispetto a quelle ammissibili con il precedente modello di scoring), dall’altro l’iter di ottenimento della garanzia del Fondo prevede un processo articolato, che necessita di opportuni presidi al fine di ridurre i rischi connessi alla perdita di efficacia della garanzia stessa.
Al fine di preservare l’efficacia della garanzia ed evitare perdite economiche, i soggetti devono quindi aggiornare i propri modelli per la verifica di ammissibilità al Fondo in conformità con quanto richiesto dalle nuove Disposizioni operative e prevedere un processo ad hoc di gestione e monitoraggio delle pratiche di accesso alle garanzie previste dal Fondo.
La scelta di una strategia di outsourcing, oltre a dare benefici in termini di costo, consente un maggiore controllo sui rischi di inefficacia della garanzia, grazie a un presidio costante e a un monitoraggio puntuale ante “eventi di rischio”.
In tale contesto, CRIF BPO con il servizio “Origination Garanzie” è in grado di supportare Banche e Confidi nella gestione delle pratiche di garanzia del Fondo con una soluzione end-to-end (presentazione, monitoraggio, controlli documentali e attivazione).
Tramite l’utilizzo di un software ad hoc integrato con l’esperienza e la flessibilità del proprio team di esperti, CRIF BPO è in grado di fornire a Banche e Confidi un sistema di gestione delle garanzie altamente efficace ed efficiente.
La soluzione consente diversi benefici:
- Maggiore flessibilità ed efficienza operativa, con migliore gestione dei picchi di lavoro e riduzione di tempi di lavorazioni grazie a una gestione modulare end-to-end di ogni fase del processo.
- Un team di specialisti di processo a disposizione con consolidata e approfondita conoscenza della normativa.
- Un software proprietario in continuo miglioramento, sempre aggiornato rispetto agli ultimi risvolti normativi e ultime tecnologie.
- Un accesso nativo al CRIF Information Core, il patrimonio informativo del Gruppo CRIF, che permette di avere tutte le fonti informative, sempre aggiornate, necessarie per la gestione delle pratiche.
La soluzione “Origination Garanzie” permette ai Confidi di snellire i rapporti tra i diversi attori coinvolti nei finanziamenti garantiti dal Mediocredito Centrale riducendo al tempo stesso il rischio di inefficacia della garanzia con la certezza di rimanere compliante alla normativa.
CRIF ha inoltre sviluppato un modello di “rating” in conformità alle specifiche operative del Fondo che fornisce un controllo preliminare per l’ammissibilità alla Garanzia, grazie alla soluzione SPRINT Business. A partire da poche informazioni in input e in pochi clic, si ottiene in un unico processo real-time un’analisi completa dell’impresa oggetto della richiesta di ammissibilità.
Per maggiori informazioni: sintesiflash@crif.com