Non solo il business motor: il futuro delle assicurazioni è oltre l’auto

14/04/2020

Con uno sguardo attento a trend e innovazioni, New Insurance, rivista specializzata del network Le Fonti, approfondisce costantemente novità e temi caldi del settore assicurativo.

Per la propria rubrica “Scenari e prodotti” la redazione di New Insurance ha chiesto a Giuseppe Dosi, Head of Insurance di CRIF, di portare il proprio punto di vista e considerazioni su sfide e trasformazioni in atto.

In Italia, il comparto auto, pesando il 50% dei premi danni, è tuttora centrale negli equilibri economici di buona parte delle compagnie e della distribuzione agenziale, anche se ha rappresentato nel 2018 solo il 25% del saldo tecnico del settore e, senza considerare utili finanziari e rilascio di riserve degli esercizi precedenti, ha evidenziato un segno negativo per il terzo anno di fila.

Nelle dinamiche e forti pressioni competitive in atto, secondo Dosi, le compagnie più tecniche - ovvero quelle che sapranno discriminare meglio i rischi e sapranno aumentare i prezzi selettivamente - potranno divaricare la forbice con le compagnie meno sofisticate, riuscendo dunque a crescere profittevolmente in un’arena molto complicata. Oltre alle dinamiche competitive, il comparto auto sarà inoltre destinato lentamente nel tempo a una profonda trasformazione. Il cambiamento dei modelli di consumo della clientela sarà infatti particolarmente rilevante nel campo della mobilità.

Vi sono tutti i presupposti per immaginare una concentrazione del settore auto nelle mani di pochi attori in grado di mobilitare grandi risorse e stare al passo dell’innovazione. Per gli altri il profitto va cercato altrove” – spiega Dosi.

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