CRIF ha preso parte all’evento Diversity in Insurtech promosso dall’Italian Insurtech Association (IIA), all’interno dell’edizione 2021 della Milano Digital Week, per affrontare il tema Climate Change e Insurance Risk. La scienza dei dati e la tecnologia offrono alle Compagnie assicurative la possibilità di calcolare il rischio di fenomeni atmosferici estremi per aree geografiche e di attribuire, conseguentemente, un pricing corretto ai servizi rivolti a privati e imprese.
Ai microfoni della Milano Digital Week 2021 sono intervenuti Filippo Sirotti, Senior Director – Offering Development, e Paolo Gambetti, Senior Data Scientist – Data Science & Business Applications. Durante l’intervento hanno spiegato come l’Italia risulti un paese sotto assicurato per quanto riguarda il rischio climatico. In questo senso, l’utilizzo di strumenti analitici più precisi e aggiornati per valutare la probabilità degli eventi meteoreologici e le conseguenze a essi associati favorirebbe una maggiore copertura di tutti i soggetti esposti, oltre che una maggiore competitività per quanto concerne le Compagnie.
Lo scenario in Italia
“In Italia sono presenti rischi idrogeologici significativi, con danni sempre più frequenti e consistenti causati da fenomeni naturali come grandinate e alluvioni. Nel nostro Paese, come altrove, le assicurazioni giocano un ruolo determinante nel supportare privati e imprese nella gestione dei danni causati dagli agenti atmosferici. Esse svolgono in questo modo anche una funzione ‘sociale’ e, accanto agli altri operatori economici, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’ONU nell’Agenda 2030” – commenta Filippo Sirotti, Senior Director – Offering Development di CRIF.
L’approccio CRIF
Per CRIF la sostenibilità è da anni un tema centrale della propria strategia e mission: l’azienda vede nella tecnologia e nella data science i mezzi più idonei per offrire un ampio spettro di soluzioni alle diverse industry e business in cui opera. A supporto delle Compagnie assicurative in prima linea nei rischi derivanti dai cambiamenti climatici, CRIF ha elaborato un innovativo score che mira a migliorare il pricing delle coperture per i rischi da eventi naturali.
“Abbiamo deciso di portare l’esempio del business Auto, ma i medesimi concetti e metodologie sono applicabili alle coperture assicurative di altri ‘beni’ esposti ai rischi da eventi naturali, come, ad esempio, le abitazioni residenziali e le attività d’impresa” – spiega Sirotti nel corso dell’intervento. “A partire dall’indirizzo di residenza del cliente, l’algoritmo tiene conto di oltre 80 variabili distinte in tre categorie logiche: rischio di eventi meteorologici in senso stretto, rischio connesso alla protezione dei veicoli, rischio comportamentale dei clienti in funzione del contesto socio-economico. Il tutto integrato con rassegne stampa locali, analizzate con avanzate tecniche di Machine Learning, che solitamente associano gli eventi naturali alle loro conseguenze e sono dunque in grado di fornire un quadro dettagliato della vulnerabilità di un’area geografica” – aggiunge Paolo Gambetti, Senior Data Scientist – Data Science & Business Applications – CRIF.
I benefici dello score Eventi Naturali CRIF
Grazie a questo score le Compagnie hanno a disposizione nuovi parametri geografici estremamente granulari per leggere correttamente i rischi e migliorare l’offerta alla clientela.
In sintesi, lo score Eventi Naturali sviluppato da CRIF è in grado di offrire un supporto decisivo alle Compagnie per l’ottimizzazione del pricing. Test effettuati su dati reali hanno mostrato che lo score è in grado di intercettare nitidamente l’effettiva rischiosità in termini di frequenza ed entità dei danni, discriminando in maniera precisa le situazioni di basso e alto rischio. Allo stesso tempo, i test hanno evidenziato la presenza di cluster non residuali con un loss ratio fino a 5 volte maggiore del loss ratio medio del portafoglio. Ciò dà una chiara idea dei margini di miglioramento che esistono nell’offerta di coperture assicurative per gli eventi naturali, in un contesto in veloce mutamento, nel quale bisognerà sempre più fare i conti con i fenomeni estremi, che non sono ben modellabili con gli strumenti tradizionali dell’attuario.
Per maggiori informazioni: marketing@crif.com