CRIF ha partecipato alla 19ª edizione di Confires “Lavori in corso. I Confidi per le imprese”, il 27 e il 28 marzo a Firenze, l’evento di riferimento per il mercato dei Confidi italiani, organizzato da RES Consulting Group.
Nel panel “Cantiere ESG: responsabilità, sostenibilità, rating”, Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha sottolineato come l’approccio ai temi ESG stia subendo una profonda trasformazione.
Il percorso delle imprese italiane verso la sostenibilità
Dalle evidenze dell’ultima edizione dell’ESG Outlook, il white paper di CRIF sui temi ESG, emerge che il 40% delle PMI italiane mostra ancora uno score ESG basso o molto basso, quindi un scarso livello di adeguatezza. In compenso, le grandi aziende registrano un miglioramento significativo, con un aumento di ben 22 punti percentuali nei livelli di adeguatezza alta e molto alta.
“Se negli ultimi anni il movimento collettivo ha rafforzato la consapevolezza sull’importanza di una gestione sostenibile delle imprese, oggi la sfida principale è rendere questi principi sempre più oggettivi e misurabili. Dal punto di vista ambientale, il percorso appare più lineare, ma la valutazione ESG coinvolge anche aspetti interni ed esterni all’azienda, come politiche di welfare, governance e investimenti in iniziative sociali. In questo contesto, i Confidi svolgono un ruolo essenziale, fungendo da ponte verso le fasce più vulnerabili dell’imprenditoria e contribuendo a creare un ecosistema economico più sostenibile e inclusivo” - ha spiegato Capecchi.
Un altro tema centrale è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, che rappresenta un’opportunità ma anche una sfida dal punto di vista della percezione pubblica. Se da un lato l’AI supporta le analisi e i processi decisionali, dall’altro è fondamentale ricordare che dietro ogni strumento tecnologico ci sono sempre le persone, che ne guidano l’applicazione con responsabilità e consapevolezza.
La ricerca CRIF-Università di Firenze:
“Presidio dei Confidi sulle aziende del futuro”
Durante l’evento sono stati inoltre condivisi i risultati della ricerca “Presidio dei Confidi sulle aziende del futuro”, realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze, che ha fornito un’analisi approfondita sulle sfide e le opportunità per i Confidi nel supportare le imprese nel nuovo contesto economico. Attraverso Margò, la piattaforma di marketing intelligence AI-based di CRIF, è stato analizzato un campione di 150.000 aziende con un’esposizione verso i Confidi. L’analisi era volta a intercettare quelle imprese a più alto grado di innovazione e digitalizzazione e fornire così una mappatura – sintetica, ma efficace – del proprio posizionamento verso i settori a più elevato indirizzo tecnologico.
Cosa possono fare i Confidi con questi dati? I Confidi potranno calibrare il proprio risk appetite in sede di revisione annuale della strategia creditizia (per esempio le esposizioni per settori ecc.) e indirizzare la strategia commerciale, nonché il supporto ai soci, attraverso politiche di sviluppo che tengano conto dei migliori ritorni economici prospettici rispetto a quel determinato settore.