Il mercato degli NPE secondo CRIBIS Credit Management

10/02/2021

Il 29 gennaio si è tenuto il primo CVSTREAMDAY “BUILDING SUSTAINABLE RESILIENCE, come il mercato NPE ri-progetta il futuro gestendo l’emergenza” organizzato da Credit Village in live streaming dagli studi Class Cnbc.

L’evento ha visto la partecipazione e il confronto dei principali player di mercato, partendo da una panoramica su quello che è successo nel mercato degli NPE negli ultimi 5 anni, ponendo particolare attenzione ai dati del 2020, anno segnato dalla pandemia, e cercando di fare ipotesi sul 2021 appena iniziato.

Tra gli sponsor dell’evento CRIBIS Credit Management, con la partecipazione dell’Executive Director Alberto Sondri, che è intervenuto nel primo segmento “Focus sul mercato NPE 2020”.

Di seguito un estratto dell’intervento.

“A livello economico, secondo le stime di CRIF Ratings, nel 2020 le imprese registreranno una riduzione del fatturato circa dell’11% YOY (year over year) e una forte crisi di liquidità, con riduzione dei cash flow di circa il 50%. Questi effetti sono ovviamente amplificati e diversificati in funzione dei settori di riferimento, in particolare per i settori impattati maggiormente dalla crisi pandemica (turismo, ristorazione, moda).

Il sistema delle imprese mostra comunque caratteristiche patrimoniali e indici di indebitamento finanziario migliori rispetto a quelli rilevati nella precedente crisi del 2008.

Per quanto riguarda invece il sistema bancario, nel 2020 prosegue il trend di riduzione dello Stock NPE, coadiuvato dalle operazioni di deleveraging, che hanno superato le attese di inizio anno, grazie anche al contenimento del rischio di credito.

Il rischio di credito è stato infatti contenuto grazie agli interventi governativi e di categoria in materia di sostegno del credito e dei redditi, moratorie e finanza agevolata hanno avuto un’applicazione su oltre 400mld€ di impieghi (circa ¼ del totale dei prestiti bancari). Grazie a questi interventi nel 2020 si registra una riduzione dei tassi di default del 22% per il segmento Retail YOY.

Sotto il profilo della gestione del credito, il 2020 ha segnato un rallentamento del recupero giudiziale a causa del blocco delle procedure esecutive immobiliari previsto dal D.L. Cura Italia che ha determinato una riduzione di circa il 50% degli esperimenti d’asta rispetto al 2019.

Al contempo si registra un’accelerazione della digitalizzazione della giustizia civile, percorso avviato già nel 2014 con l’introduzione del Processo Civile Telematico. Durante il periodo di lockdown, infatti, sono state organizzate udienze da remoto in 5 dei principali 10 Tribunali italiani.

Come CRIBIS Credit Management riteniamo che in un contesto così dinamico in termini economici, politici e normativi sarà sempre più importante investire in Dati & Modelli Analitici per avere maggiore consapevolezza dei cambiamenti in corso e adeguare di conseguenza le soluzioni a questi cambiamenti.

Si proseguirà ad investire nella Remotizzazione del lavoro, non solo per abilitare processi di gestione da remoto, ma per renderli sia a livello operativo che manageriale efficaci oltreché efficienti

Sarà necessario pertanto investire nella Digitalizzazione dei servizi, puntando sul valore della Disintermediazione, uno dei driver della rivoluzione digitale, con l’obiettivo di cogliere le opportunità di semplificazione della filiera produttiva che, spesso, nei processi di credit management risulta piuttosto articolata e complessa”.

Guarda l’intervento di Alberto Sondri

Per maggiori informazioni: marketingccm@crif.com