Il cambiamento climatico, nonché i fenomeni meteorologici estremi a esso collegati, sono temi attuali e che coinvolgono su molteplici livelli istituzioni, imprese e privati cittadini.
Il settore assicurativo è tra le industry più sensibili al tema in quanto da sempre è in prima linea nella gestione dei rischi climatici, con un ruolo che non si limita alla tradizionale funzione di trasferimento del rischio, ma si estende ad azioni di prevenzione e sensibilizzazione sul tema. La gravità della situazione è corroborata dai dati, che evidenziano un significativo aumento dei danni medi causati da eventi naturali negli ultimi 40 anni, per una perdita economica stimata, in relazione all’Italia, che va oltre i 72 miliardi di euro tra il 1980 e il 2019 (Fonte: European Environment Agency).
Pertanto, lo scenario in progressivo peggioramento impone al mercato di adeguarsi con tecnologie e data science previsionali. CRIF, da anni è attiva sulle tematiche ESG e vanta un’esperienza più che trentennale su dati e analytics, ha sviluppato un indicatore predittivo dei rischi collegati agli eventi naturali basato su avanzate tecniche di machine learning. L’indicatore permette di misurare e prezzare accuratamente i rischi climatici, offrendo significativi margini di miglioramento nell’offerta di coperture assicurative per gli eventi naturali da un punto di vista delle vendite, della redditività e della soddisfazione del cliente.
Nella puntata del podcast di Italian Insurtech Association - IIA, Filippo Sirotti, Senior Director nell’area Insurance Offering Development di CRIF, illustra le caratteristiche, il funzionamento e i benefici dell'indicatore eventi naturali: “L’obiettivo è creare le condizioni perché le compagnie di assicurazione possano essere sempre più al fianco di famiglie e imprese nella gestione dei rischi climatici, svolgendo in pieno la funzione ‘sociale’ a cui sono chiamate nella sfida della sostenibilità”.
Ascolta l’intervento completo di Filippo Sirotti ai microfoni di Italian Insurtech Association