Sono intervenuti Giuseppe Dosi, CRIF Head of Insurance Market, e Filippo Sirotti, CRIF Senior Director Offering Development Insurance Market Italy.
Nei giorni scorsi si è tenuta la Terza Edizione dell’Italian Insurtech Summit, “Raise the Bar”. Nella 3 giorni dell’evento oltre 200 speaker italiani ed esteri proveniente dal mercato assicurativo e della tecnologia hanno delineato l’innovazione nell’industria assicurativa anche alla luce delle conseguenze della pandemia.
Giuseppe Dosi, CRIF Head of Insurance Market, è intervenuto come Chairman della sessione “Insurtech: Competenze, strategie e contesti normativi”, descrivendo l’attuale sviluppo dell’Insurtech in Italia.
“La crescita degli investimenti nell’Insurtech dimostrano come l’innovazione del mercato assicurativo si muova lungo una direttrice precisa, guidata dalla tecnologia e dai dati. La valorizzazione dei dati, anche grazie all’arricchimento dei propri data base con informazioni esterne, insieme con l’accelerazione tecnologica abilitata da advanced analytics e piattaforme digitali sono asset chiave per una conoscenza aumentata dei clienti, del loro profilo di rischio e per proporre con successo nuovi prodotti e servizi. Dati e tecnologie rappresentano infatti l’unico percorso disponibile per le compagnie di assicurazione per ridurre il gap rispetto ad altri settori e mercati e produrre vera innovazione”.
Tuttavia, il percorso è ancora lungo e un importante passo si avrà solo quando si riuscirà a mettere al centro dell’innovazione anche la distribuzione dei prodotti, con modelli B2C realmente disruptive.
Filippo Sirotti, CRIF Senior Director Offering Development Insurance Market Italy, è intervenuto nella sessione “Open & Embedded Insurance” delineando sfide e opportunità delle compagnie assicurative nell’adottare modelli di open insurance.
“Le compagnie sono talora frenate da fattori esogeni, quali il quadro normativo e operativo ancora in divenire dell’open insurance, ma soprattutto da fattori endogeni. Fra questi ultimi rientra la necessità di sviluppare la cultura del dato e nuove competenze, la complessità dei sistemi legacy, la mancanza di una vera burning platform e una certa resistenza al cambiamento, nonché la mancanza di fiducia nei partner esterni per timore di perdere il controllo delle iniziative. Per tale motivo, le Insurtech devono giocare un ruolo importate nell’accelerare l’innovazione, proponendo alle Compagnie modelli di collaborazione chiari e win-win” – ha spiegato Sirotti.
L’open insurance porta numerosi benefici ai clienti che non solo avranno dei prezzi migliori ma avranno anche la possibilità di effettuare delle scelte più informate e consapevoli e di ottenere servizi assicurativi più mirati ai loro bisogni. Ovviamente questo non riguarda solo i clienti retail ma anche le PMI. Basti pensare ai vantaggi che un’azienda può ottenere dal sistema finanziario e assicurativo rendendo note le informazioni relative alla sostenibilità del business, cioè all’adeguatezza ESG.
CRIF da oltre 30 anni è al fianco dei player assicurativi in molteplici percorsi di innovazione in Italia e in numerosi Paesi nel mondo, supportandoli nella sofisticazione tecnica, nella digitalizzazione della gestione dei sinistri, così come nella valorizzazione delle dimensioni ESG. A questo proposito, CRIF ha sviluppato una piattaforma globale – Synesgy – in cui le aziende mettono a disposizione digitalmente in tempo reale le informazioni di sostenibilità potenzialmente a tutti gli attori interessati. Infine, CRIF ha sviluppato un’offerta articolata che partendo da un vasto ecosistema di dati proprietari e open, messi a disposizione in maniera semplice arriva a piattaforme e soluzioni digitali che portano innovazione nel cuore dei processi.
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