Le nuove direttive europee sulla Performance Energetica degli Immobili

30/03/2022

Durante la presentazione del 1° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma tenutosi lo scorso 23 marzo, Gianluca Natalini, Consulting Manager di CRIF Real Estate Services, ha illustrato le principali novità introdotte dalla Direttiva europea sulla Performance Energetica degli Immobili (EPBD - Energy Performance Building Directive) e gli impatti che quest’ultima potrebbe avere sul mercato immobiliare e del credito.

Sebbene tale direttiva non sia ancora stata recepita a livello nazionale, emergono rilevanti elementi che ne danno la direzione di massima.

Partendo quindi dall’evidenza che gli immobili estremamente energivori emettono grandi quantità di gas serra, intervenire sul patrimonio immobiliare esistente, che nel 75% dei casi è poco performante sul fronte energetico, rappresenta un percorso obbligato per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione inseriti nel pacchetto UE “Fit for 55%”.

Entro il 2030 dovrà quindi realizzarsi una riduzione delle emissioni del 60% e del consumo di energia del 14%. Per il 2050, poi è necessario un contributo adeguato al raggiungimento della neutralità climatica.

I tre pilastri su cui agire mirano a:

  • Affrontare la povertà energetica a partire dagli edifici con prestazioni peggiori
  • Utilizzare edifici pubblici ed infrastrutture sociale come esempi da seguire
  • Decarbonizzare il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti

Le proposte formulate nella direttiva si rivolgono a quattro ambiti tematici:

  • Edifici esistenti
  • Edifici nuovi
  • Informazioni
  • Finanza e barriere di mercato

Tra le azioni da intraprendere, molte sono degne di nota ed avranno un impatto notevole sul mercato immobiliare e del credito agli immobili.

Basti citare, a titolo di esempio, che gli edifici residenziali dovranno passare necessariamente dalla classe G alla classe F entro il 2030 ed entro il 2033 alla classe E. O anche che si rende opportuna un’armonizzazione fra le classi energetiche a livello comunitario. Ciò che inoltre avrà un effetto organizzativo ed operativo per il mondo finanziario è il fatto che le banche saranno tenute a fornire consulenza e misure di sostegno finanziario all’efficientamento del patrimonio immobiliare. In tale ottica si dovranno ben presto dotare di servizi e soluzioni ad elevata specializzazione affidandosi a partner esperti ed affidabili, con il supporto anche di ricche banche dati ed informative.

CRIF RES è da anni protagonista della transizione ecologica affiancando in questo percorso il mondo finanziario con know how e soluzioni  tecniche e consulenziali avanzate legate ai temi ESG per i collateral immobiliari quali: Servizi per bonus edilizi, simulatore per interventi di efficientamento energetico, indicatore per i Rischi Fisici degli Immobili, redazione e recupero di Attestati di Prestazione Energetica prodromico all’emissione di Green Covered Bond.

Pertanto anche in vista del prossimo recepimento della EPBD, CRIF RES rappresenta un partner qualificato per accompagnare gli istituti in questo percorso complesso e non più rimandabile.

Per maggiori informazioni contattare: marketingres@crif.com