Cresce l’adozione dell’Open Banking in Italia nel primo semestre 2024

Secondo le ultime analisi di CRIF sul mercato italiano, l’Open Banking continua a guadagnare terreno. Nel primo semestre 2024 si registra infatti un +1,7% nel tasso di successo del processo di accesso ai conti correnti (Access2Account). A trainare questa crescita sono in particolare le generazioni più mature (Generazione X e Baby Boomers), con un balzo di 15 punti percentuali per gli Active to Credit. Inoltre, le classi di reddito più alte risultano in espansione, dimostrando una maggiore propensione a condividere i dati bancari per valutazioni creditizie più rapide e trasparenti.

La rischiosità creditizia degli utenti di Open Banking

Nel primo semestre 2024 i soggetti che concludono la procedura PSD2 sono molto meno concentrati nell’area a Rischio Alto (-9 punti percentuali). L’analisi è stata condotta utilizzando Perform 2.0, l’indicatore sintetico di rischiosità basato sui dati del Credit bureau di CRIF che aggrega la probabilità di default prospettica delle controparti in tre aree di rischio (Alto, Medio, Basso).

Dall’analisi emerge che chi collega il conto principale vanta un profilo di rischio migliore del 57% rispetto a chi utilizza conti secondari. Questo aspetto sottolinea l’importanza di distinguere tra conti con transazioni regolari e fonti di reddito stabili, rispetto a conti secondari o poco operativi. I dati transazionali – soprattutto se provenienti dal conto principale – offrono infatti una fotografia più accurata della solidità finanziaria del consumatore, consentendo ai lender di ottimizzare i processi di scoring e di accelerare le decisioni di credito.