Con due interventi nelle sessioni parallele e un workshop dedicato all'Open Banking, CRIF ha condiviso al Salone dei Pagamenti 2019 le esperienze maturate nei due mesi dall’entrata in vigore della PSD2, presentando i casi di successo italiani e internazionali raccontati dalla voce di chi ha scelto di essere protagonista nella nuova era dei dati “aumentati”. Nel contesto abilitato dalla nuova direttiva dei pagamenti, solo chi si affianca a partner riconosciuti e veicola “esperienze sartoriali” per i propri clienti diventa un punto di riferimento all’interno dell’ecosistema, accompagnando consumer e imprese in un viaggio con destinazione Open Business.
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Nell'era della Platform Economy, i lender hanno a disposizione informazioni "aumentate"e indicatori AI (augmented intelligence)-based.
Ma i consumatori sono davvero pronti all’Open Business? Dalle evidenze della recente ricerca CRIF, SDA-Bocconi e Nomisma emerge come il 20% degli intervistati sia disposto a concedere l’accesso alle informazioni dei propri conti corrente in cambio di un’offerta personalizzata. Sembrerebbe quindi che i dati a disposizione delle aziende di credito sono destinati ad aumentare.
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CRIF può supportare i lender per generare maggiore valore grazie alla categorizzazione evoluta e successiva elaborazione delle informazioni per la valutazione inclusiva e sostenibile e la costruzione di “personas” a cui proporre offerte personalizzate.
La parola d’ordine è OpenX:
- X come eXperience smart, seamless e “phygital”, come quella garantita ai propri clienti e testimoniata da Nexi, nel progetto con CRIF-Inventia;
- X come eXtreme Opportunity, attraverso nuove soluzioni di Business & Personal Financial Manager messi a supporto da CRIF e portate sul palco del Salone da Mediocredito Centrale;
- X come eXport Value, grazie al primo score “open banking based” realizzato da CRIF in UK, in collaborazione con CRIF Realtime e Credit Data Research.
