È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2024, il Decreto Legge D.Lgs. n.19/2024, recante le “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)” al fine di sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese.
L’agevolazione è disciplinata dall’articolo 38 del Decreto Legge in cui, tra le novità più importanti, viene introdotto il nuovo modello di credito d’imposta definito Transizione 5.0, che mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese.
Il contributo è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 in strutture produttive ubicate nel territorio nazionale (ne possono infatti beneficiare tutte le imprese italiane indipendentemente dalla dimensione e dal settore economico di appartenenza) a patto che le innovazioni realizzate comportino una riduzione dei consumi energetici.
Saranno quindi agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali (secondo quanto indicato negli Allegati A e B alla Legge n. 232/2016), purché si raggiunga una definita riduzione dei consumi energetici pari almeno ai seguenti due livelli:
- 3% di unità produttiva localizzata sul territorio nazionale;
- 5% di processo produttivo interessato dall’investimento.
Inoltre, nell’ambito di tali progetti di innovazione saranno sostenuti nell’investimento:
- L’acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
- Le spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, per un valore pari a massimo il 10% della spesa in beni strumentali e comunque non oltre i 300.000 Euro. La formazione dovrà essere erogata da soggetti esterni dotati di determinati requisiti.
Il Decreto Legge specifica inoltre che il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente.
Il credito d’imposta è applicato per le seguenti percentuali:
- 35% della spesa per gli investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
- 15% della spesa per gli investimenti compresi tra 2,5-10 milioni di Euro;
- 5% della spesa per gli investimenti compresi tra 10-50 milioni di Euro di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa beneficiaria.
Il “bonus” aumenta e può arrivare fino al 40%-45% nel caso di una riduzione dei consumi energetici superiore al 6% e al 10%.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) si impegna così a sostenere attivamente le imprese italiane nella transizione verso un'economia più sostenibile, favorendo l'innovazione, la competitività e la creazione di valore nel contesto europeo e globale.
Come molte agevolazioni statali, ad esempio la Nuova Sabatini, sarà possibile accedere al credito di imposta tramite un processo telematico tra il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e il MIMIT. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il decreto attuativo in cui saranno presenti tutte le linee guide atte a richiedere il contributo.
La scelta di un partner come il Gruppo CRIF, con un’esperienza ventennale nel Business Process Optimization (BPO), permette di gestire in outsourcing i processi del credito e di finanza garantita e agevolata, con un supporto specialistico a 360°, garantendo loro la gestione di tutti gli adempimenti previsti da normativa nei confronti del MIMIT e del GSE.