Anche in questa settima edizione del Salone dei Pagamenti 2022 – Payvolution, organizzato da ABI e ABIEventi, CRIF si è confermato platinum partner e leader di pensiero nelle tavole rotonde dedicate alle nuove tecnologie, al digital onboarding e sugli strumenti di prevenzione delle frodi. Inoltre, per approfondire la progressiva digitalizzazione nel rapporto cliente-banca che impone una rivisitazione dei processi di onboarding dei clienti e di compliance, CRIF e InfoCert hanno organizzato il workshop “L’evoluzione del digital onboarding & payment nel panorama europeo”. Tale tendenza, accelerata dalla pandemia, è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni spinta anche dalla rapida diffusione degli strumenti di identità digitale e dall’avvento dell’EUDI wallet.
NUOVE TECNOLOGIE E COMPLIANCE AML
Fabrizio Arboresi, Senior Director di CRIF, è stato tra i protagonisti nella sessione plenaria che ha affrontato le “Nuove tecnologie (IA, Big Data, Machine Learning) e compliance AML. Alla ricerca di un punto di equilibrio”.
Nel recente white paper Know Your Customer & Business Lookout realizzato da CRIF (su un campione di 1,3 milioni di persone fisiche e 1,8 milioni di aziende) sono state tracciate le principali evidenze che caratterizzano i processi KYC di oltre 150 top player finanziari italiani. L’adeguata verifica antiriciclaggio rappresenta oggi un processo molto complesso e oneroso, che espone istituti finanziari e aziende a ingenti investimenti per far fronte a possibili rischi sanzionatori e reputazionali. “Dallo studio svolto da CRIF emerge che il 2,5% delle aziende presenta una catena partecipativa particolarmente complessa, inoltre se analizziamo i gruppi italiani con collegamenti esteri si arriva fino al 9,4%. Di quest’ultimi, 880 mila aziende italiane fanno parte di un Gruppo e 2.129 hanno almeno un’azienda russa nella propria compagine. Infine, emerge che il 4,8% dei soggetti ha una partecipazione in un’azienda di un settore particolarmente esposto al rischio riciclaggio” – ha spiegato Arboresi.
Per far fronte a tale complessità, vi sono due ambiti di intervento: Onboarding e Transaction Monitoring. La prima è la gestione integrata delle verifiche automatiche e degli approfondimenti sia su persona fisica sia giuridica, la seconda, invece, è l’applicazione di modelli di machine learning sviluppati su dati interni ed esterni per superare i limiti del Transaction Monitoring. Per ogni soggetto posto in alert sono valutate differenti fonti informative, sia a livello di storia transazionale sia a livello di soggetto. Con la soluzione CRIF vengono intercettati in tempo reale picchi di utilizzo anomalo delle transazioni, sia per importo sia per frequenza, rispetto ai trend storici del soggetto. Infine, oltre al soggetto, viene ricostruito il network in cui il soggetto opera.
Per concludere, in ambito AML, lo sviluppo di forme di collaborazione tra gli operatori finanziari è centrale nelle strategie adottate dagli istituti anche per adempiere agli obblighi normativi nel contrasto ai fenomeni di riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. In questo contesto, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno scelto CRIF come partner per contrastare i crimini finanziari. Nello specifico, i due principali Gruppi bancari italiani hanno individuato in CRIF il fornitore di servizi per la raccolta e la verifica delle informazioni necessarie per i propri processi di adeguata verifica della clientela in Italia.
OPEN BANKING, DALLA CONVERGENZA HI-TECH ALL’EMBEDDED FINANCE
Nella sessione “Open Banking, dalla convergenza hi-tech all’embedded finance: una rivoluzione senza utenti?”, Simone Capecchi – Executive Director di CRIF – è intervenuto in merito alle opportunità di sviluppo dei servizi bancari e finanziari più innovativi e integrati riguardo l’avvento dell’open banking in Italia.
L’Italia registra un incremento sostanziale nell’adozione dell’Open Banking nel primo semestre del 2022, seppur ancora lontano dagli altri Paesi europei: crescono di oltre 20 punti percentuali rispetto al primo semestre 2021 sia il tasso di consenso all’accesso ai conti (che si attesta al 56,6%) sia il tasso di successo del processo di Access2Account (44,7%). La maggiore propensione a dare accesso ai conti correnti proviene dai giovani, in larga misura da clienti New2credit e New2country con un reddito medio di 1.300 euro. È quanto emerge da uno studio originale di CRIF sull’evoluzione dell’Open Banking in Europa.
L’offerta di CRIF si fonda su una combinazione unica di asset per il processo di digital onboarding journey che garantisce una customer experience veloce, sicura e di valore. In particolare, relativamente alla customer evaluation, CRIF ha sviluppato la suite as a service dei servizi N.E.O.S., unica sul mercato italiano dell’Open Banking, per consentire ai player finanziari di accelerare la valutazione del merito creditizio grazie alla PSD2. Inoltre, il Categorizzatore rappresenta un asset centrale nei servizi e prodotti di Open Banking. Infatti, grazie a una tassonomia proprietaria di CRIF si classificano le transazioni di conto corrente in una categoria di spesa o di entrata attraverso l’analisi del testo della descrizione e di altri metadati. Tale processo è stato testato su oltre 5 milioni di conti correnti e 1 miliardo di transazioni ed è in grado di migliorare continuamente le proprie performance.
I benefici riguardano anche il customer engagement grazie a un centro notifiche, per rispettare le deadline di pagamento, e a riscontri real time del comportamento dei propri clienti per proporre prodotti o servizi tailor made. Incrociando i profili di spending e di propensione con la dimensione del rischio, calcolata sia sulla base dei dati transazionali sia sulla base dei dati creditizi da fonte Credit Bureau, si individuano actionable trigger da attivare su target più inclini all’acquisto di un determinato prodotto di credito. Nello specifico, l’analisi ha individuato due cluster (Top client e Second best) a cui potenzialmente offrire un prodotto di credito di importo superiore ai 3.000 Euro. In particolare, i Top Client (clienti ad alta propensione e a basso rischio) rappresentano un 7,7% del campione totale e registrano nel 2021 un lending rate quasi doppio rispetto alla media (19,0% vs 9,7%).
“I dati delle transazioni di conto corrente forniscono infatti una panoramica completa ed esaustiva dell’affidabilità (creditizia e non solo) del cliente finale e consentono di conoscerne le abitudini e i bisogni per offrire servizi mirati e tempestivi. L’Open Banking non solo migliora la comprensione della situazione finanziaria dei clienti, ma è anche il pre-requisito per una pianificazione finanziaria in ottica prospettica” – ha concluso Capecchi.
LE NUOVE SFIDE DEL SETTORE FINANZIARIO PER PREVENIRE LE FRODI E TUTELARE LA CLIENTELA
Beatrice Rubini – Executive Director - Personal Solutions & Cybersecurity Service – è intervenuta nella sessione “Le nuove sfide del settore finanziario per prevenire le frodi e tutelare la clientela”.
Negli ultimi anni il cybercrime e la cybersecurity hanno attirato una sempre più crescente attenzione, sia per la rilevanza assunta dalle infrastrutture critiche che per temi di assoluta importanza come la privacy e la protezione dei dati nei processi di acquisto e non solo. Nel 2021, il danno stimato delle frodi creditizie sfiora i 125 milioni di euro con un incremento dei casi fino a 28.600, +31,1% rispetto al 2020. Fra i beni acquistati con finanziamenti fraudolenti troviamo principalmente oggetti di elettronica e telefonia, e quasi 1 caso su 2 viene scoperto in un arco temporale di 6 mesi. L’Osservatorio Cyber di CRIF ha evidenziato oltre 850.000 alert cyber, in particolare fra i tipi di profili digitali più frodati spiccano account di posta elettronica (27,0%) e siti di intrattenimento (21,0%). Per quanto riguarda i dati intercettati, cresce di oltre 250% la combinazione numero di telefono e nome-cognome.
Le soluzioni CRIF forniscono supporto diretto a consumatori e aziende per garantire tranquillità e sicurezza, utilizzando asset informativi unici e in continua evoluzione. Le aree di protezione delle soluzioni sono molteplici: monitoraggio per la detection delle frodi creditizie, monitoraggio dei dati personali e aziendali nel dark web e web pubblico, assessment vulnerabilità delle aziende nonché il blocco delle carte.
“Per sensibilizzare sul tema delle frodi on-line, CRIF ha lanciato il gioco CyberNinja: si tratta di un percorso a tappe che mette alla prova le conoscenze sul phishing, una tecnica molto diffusa per carpire dati personali. Il gioco propone una serie di quiz attraverso i quali ragazzi e adulti potranno mettersi alla prova nel riconoscere le diverse tipologie di azioni fraudolenti. Al termine del gioco si scoprirà il proprio livello di conoscenza raggiunto, e si potrà scaricare il proprio badge, da condividere con gli amici” – spiega Rubini.
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