Si è conclusa l’edizione in formato digitale de “Il Salone dei Pagamenti 2020 – Payvolution”, l’evento promosso da ABI sulle nuove sfide dell’innovazione e dei pagamenti digitali. Anche quest’anno, CRIF ha portato la sua visione sull’open business e sui nuovi driver che stanno completamente ridisegnando i paradigmi legati al business.
WORKSHOP E-COMMERCE, PAGAMENTI E OPEN CREDIT: LA RICETTA VINCENTE
Al workshop del primo giorno, promosso da Accenture, Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, ha delineato il Dna del digital consumer, nel nuovo paradigma emergente del “Buy Now Pay Later”, a partire dalle evidenze e dalle esperienze concrete in ambito open business.
WORKSHOP CRIF-SIA: OPEN BANKING EMPOWERING PEOPLE
Durante il workshop congiunto CRIF-SIA è emerso chiaramente come sia essenziale da parte dei player di mercato costruire un ecosistema di pagamento veloce, personalizzato, aperto e collaborativo.
“L’open banking è ormai una realtà con cui i player finanziari devono fare i conti. La soluzione congiunta CRIF-SIA è unica sul mercato italiano per competenze, servizi, tecnologie e dati. Le componenti sono infatti esclusive, solide e proprietarie; sono inoltre già online e integrate a soli 4 mesi dall’annuncio della partnership. Pertanto, per diventare i protagonisti dell’open banking gli operatori di mercato possono già utilizzare le soluzioni CRIF-SIA, perché basate sull’esperienza e conoscenza trentennale di due società solide, con la possibilità di estendere i progetti a livello europeo, il tutto accessibile da un unico marketplace e tramite API” – ha spiegato Capecchi.
“Inoltre, esempi concreti della partnership CRIF-SIA riguardano la possibilità di gestire con semplicità le finanze personali attraverso soluzioni evolute di Personal e Business Financial Management e come completare un acquisto tramite il servizio di Payment Initiation (PIS)” – ha aggiunto Claudio Cungi, Product Manager di CRIF.
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SESSIONE OPEN BANKING: COSA C’È OLTRE LA PSD2?
“Grazie alla piattaforma aperta e collaborativa CRIF Digital Next sono molteplici le esperienze di successo maturate da CRIF. In particolare, in ambito instant lending, le esperienze sul mercato ci confermano il valore aggiunto di includere KPI e analytics di conto corrente all’interno dei processi di valutazione, in termini di miglioramento del time to decision dei processi digitali e aumento dell’inclusione finanziaria sostenibile, soprattutto per quanto riguarda il new2credit e new2country (rispettivamente soggetti che non hanno storia creditizia e che richiedono credito in un Paese diverso da quello in cui sono nati)” – ha spiegato Elisabetta Pancaldi, Senior Director di CRIF.
Il primo caso di successo presentato riguardava un cliente leader di mercato nelle carte di credito e pagamenti digitali, e metteva in evidenza come grazie all’integrazione delle informazioni di conto corrente nel processo di valutazione il 20% di soggetti rifiutati con processo tradizionale ottiene credito. Il tutto attraverso un basso impatto IT sui processi interni al financial player, con particolare attenzione alla CX del cliente.
La seconda esperienza condivisa da Pancaldi, invece, faceva riferimento alla prima società di credito al consumo in Italia che grazie a CRIF ha ottenuto i seguenti risultati:
- raddoppio dell’erogato sui prestiti;
- riduzione del tasso di rifiuto dall'88% al 68% su canale web;
- aumento del 30% delle pratiche deliberate automaticamente e online.
PLENARIA OPEN BANKING, OPEN INNOVATION
Enrico Lodi, Direttore Generale di CRIF, ha condiviso l’esperienza di CRIF a livello nazionale e internazionale sul tema open banking.
“CRIF si è avvicinata al mondo dei pagamenti grazie alle novità introdotte dalla PSD2, che in Europa ha aperto la strada all’Open Banking. Dopo una fase iniziale di timori e perplessità, il mercato sta rispondendo positivamente a questo tipo di offerta: abbiamo svariati clienti, banking e non banking, che hanno visto un’opportunità nell’ambito dei pagamenti digitali e dei dati a questi correlati per offrire servizi migliori ai propri clienti finali. Riteniamo che un’accelerazione nella consapevolezza dell’affidabilità degli strumenti di pagamento digitali possa creare un effetto domino in termini di miglioramento dei servizi e benefici sull’utente finale. C’è un investimento da fare in termini di comunicazione per quanto riguarda famiglie e imprese: avere il controllo dei propri dati, grazie alle soluzioni digitali che sono oggi disponibili sul mercato, è una rivoluzione da cogliere con tutte le opportunità che offre, e non da temere” – ha affermato Lodi.
Per maggiori informazioni: marketing@crif.com