Codice della Crisi: il ruolo della banca nella gestione del credito in bonis e deteriorato dopo il terzo correttivo

Il terzo decreto correttivo del CCII introduce modifiche rilevanti sulla partecipazione delle banche alla negoziazione, chiarendone la responsabilità, la classificazione del credito, la revoca degli affidamenti e le misure protettive/cautelari. Si pone la questione se sia possibile mantenere il credito in bonis durante la composizione negoziata, evitando così i maggiori accantonamenti derivanti dalla classificazione dell’esposizione a deteriorato. Si domanda se sia ammissibile l'erogazione di nuova finanza garantita dal Fondo di Garanzia (FdG) in composizione negoziata.

Le novità normative, insieme alla Direttiva Insolvency e alla disciplina di vigilanza prudenziale, offrono risposte concrete a tali quesiti, sottolineando l'importanza di una corretta classificazione del credito e di valutazioni adeguate nelle relazioni a lungo termine tra banca e impresa. La gestione del rischio di credito, in linea con le EBA LOM GL, è connessa all'articolo 2086 del Codice Civile, che promuove una gestione proattiva dell'impresa e della relazione con gli stakeholder, comprese le banche.

L’IFRS 9, con il suo modello di impairment, può favorire una rapida risoluzione delle esposizioni in stage1, supportando la composizione negoziata. Inoltre, la corretta valutazione dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) è cruciale, sia per le banche che per le imprese, affinché siano rispettati gli adeguati assetti per una gestione efficace.

Difficile approcciare i fattori ESG in modo credibile ed efficace fornendo una informativa idonea che incorpori tutti questi fattori all’interno di un adeguato assetto. Per tale motivo, i fattori ESG rientrano a pieno titolo nella declinazione degli adeguati assetti e non nella composizione negoziata.

Metodologia didattica

60%

esposizione dei docenti

30%

analisi di case study e testimonianze

10%

scambio di esperienze

Info utili

L'iscrizione si intende perfezionata al momento del ricevimento del form online correttamente compilato entro e non oltre due giorni prima della data in calendario.

 

CRIF si riserva il diritto di valutare le domande di iscrizione che perverranno e di non svolgere i corsi in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti o per altre cause di forza maggiore, garantendo la restituzione delle quote di iscrizione già versate.

 

L'eventuale disdetta di iscrizione dovrà essere comunicata via e-mail a crifacademy@rif.comentro e non oltre il settimo giorno lavorativo precedente la data del corso. Trascorso tale termine, non verrà restituito l'importo versato. Si accetterà la partecipazione di un/una collega in sostituzione, purché il nominativo venga comunicato per iscritto a CRIF S.p.A. almeno un giorno prima del corso. CRIF S.p.A. si riserva il diritto di modificare la data o il luogo del corso qualora si verificassero circostanze indipendenti o imprevedibili.

 

Per maggiori informazioni: crifacademy@crif.com - Tel. 051 417 5110