Il panorama del reporting di sostenibilità sta attraversando una trasformazione epocale, spinta dall’entrata in vigore di nuove direttive europee e standard internazionali che impongono maggiore trasparenza e uniformità nella comunicazione delle informazioni ESG. Il 2024 segna un punto di svolta con l’applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – Direttiva UE 2022/2464, che amplia in modo significativo l’obbligo di rendicontazione, coinvolgendo oltre 50.000 aziende in tutta Europa.
Al centro di questo nuovo assetto normativo vi sono gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), elaborati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e formalizzati con il Regolamento Delegato (UE) 2023/2772, in vigore dal 1° gennaio 2024. Questi standard hanno introdotto il principio della doppia materialità, che consente di valutare sia l’impatto delle aziende sull’ambiente e sulla società (outside-in), sia l’influenza dei fattori ESG sullo sviluppo, le attività e le performance delle imprese (inside-out).
Parallelamente, le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) e della Task Force on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) stanno rafforzando l’esigenza di una comunicazione chiara e dettagliata sui rischi climatici e sulla tutela del capitale naturale. Per le istituzioni bancarie e finanziarie, la pubblicazione di report ESG approfonditi diventa essenziale per garantire la conformità normativa e la fiducia degli stakeholder.