- Il credito al consumo “green” raggiunge il 7% del mercato e già oggi 8 banche su 10 offrono soluzioni dedicate, con agevolazioni per i consumatori
- Continua a crescere (dal 4 al 7%) il peso del credito destinato a finanziare l’acquisto di beni a basso impatto ambientale o che ne sostituiscono altri generando incrementi di efficienza nel consumo di risorse.
- Circa 1/4 dei prestiti finalizzati nel 2020 per autovetture nuove si riferisce ad acquisti di veicoli ibridi ed elettrici, mentre per i prestiti personali il 44% degli istituti finanziari ha evidenza che il credito concesso sia stato utilizzato per spese o investimenti “green” (come ad esempio interventi per l’efficientamento energetico delle abitazioni).
- Aumentano le agevolazioni nell’offerta di finanziamenti ‘green’ con piani di ammortamento flessibili, tassi di interesse più bassi, o zero spese di istruttoria.
A fronte di un PNRR che per l’Italia prevede quasi 70 miliardi di risorse stanziate per agevolare la rivoluzione verde e la transizione ecologica, la maggior parte degli intermediari finanziari italiani ha già integrato la sostenibilità nel proprio piano strategico ma, soprattutto, sta lanciando un’offerta di soluzioni in linea con i nuovi paradigmi ESG (Environmental – Social – Governance).
A questo riguardo la ricerca “Consumer ESG Credit” - realizzata da CRIF in collaborazione con SDA Bocconi School of Management e Assofin, presentata in occasione dell’edizione 2021 del CRIF Finance Meeting - ha consentito di indagare, per la prima volta in Italia con riferimento ai finanziamenti retail, il grado di sensibilità verso le tematiche ESG di un campione di banche generaliste e operatori specializzati nel credito al consumo, multi-franchise e captive, rappresentativi del mercato italiano, al fine di comprendere come questo fenomeno di trasformazione stia impattando la domanda e l’offerta di credito al consumo.