Per gli economisti industriali, ma anche per il sistema bancario e finanziario, le filiere sono sempre state particolarmente interessanti in quanto capaci di definire un modello di sviluppo e di interrelazione tra le imprese fortemente distintivo.
Come insieme di attività in relazione reciproca nella creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un determinato prodotto/servizio all’interno della sua catena del valore, il concetto di filiera richiede un lavoro di ricostruzione e di mappatura delle correlazioni tra imprese particolarmente complesso e impegnativo.
 Tra i vari ambiti di efficace applicazione, i big data consentono di superare i limiti dell’approccio più tradizionale fondato sui settori economici e di cogliere e ricostruire i legami della catena del valore attraverso informazioni, strutturate e non, provenienti da fonti di diversa natura. Infatti, l’analisi per settore economico non è in grado di restituire informazioni esaustive per il completamento della value chain, in quanto in essa si intersecano attività e servizi che vanno oltre il tradizionale paradigma di acquisto-trasformazione-vendita di un prodotto.