Osservatorio Affitti: mercato bloccato con 11% delle abitazioni inutilizzate

La scarsità di offerta, unita all’aumento generale dei prezzi degli ultimi due anni, ha determinato un aumento dei canoni di locazione del +2,1% nel 2023.

Anche a causa della congiuntura economica non favorevole, morosità e ritardi nel pagamento dell'affitto sono problemi diffusi, con il 13% degli affittuari che dichiara di aver saltato almeno un pagamento, mentre fra i locatori quasi 1 su 3 dichiara di aver subìto fenomeni di morosità.

L'adozione di strumenti innovativi può contribuire a migliorare la fiducia e la stabilità nel mercato degli affitti, ampliando anche la disponibilità di case oggi non concesse in locazione.

Il mercato della locazione in Italia è caratterizzato da una serie di sfide e complessità che influenzano sia i locatori che i locatari. Nonostante una domanda elevata (oltre 700.000 richieste di locazione stimate da Nomisma nel 2023), esiste una significativa discrepanza tra l'offerta disponibile e la domanda effettiva. Infatti, circa l’11% delle abitazioni nel Paese rimane non utilizzato o non concesso in locazione[1], creando un mercato degli affitti non tanto saturo, ma piuttosto bloccato. L’elevata quota di abitazioni inutilizzate (o nelle disponibilità dei proprietari) associata all’accresciuta dimensione del mercato degli affitti brevi, specie nelle località turistiche, rappresenta la fotografia più realistica di un orientamento che rende sempre più difficile l’individuazione di soluzioni abitative in locazione a medio-lungo termine.