Diminuiscono le imprese italiane costrette a dichiarare fallimento. Nel secondo trimestre del 2017 sono state 3.190 le aziende che hanno portato i libri in tribunale, per un totale di 6.188 nei primi sei mesi dell’anno. Una cifra che, dopo il picco raggiunto nel 2014 quando i fallimenti erano stati 15.336 (4.190 nel secondo trimestre), è calata costantemente anno su anno.
I dati registrati mostrano una situazione in netto miglioramento e bisognerà continuare su questi ritmi per tornare ai livelli di otto anni fa. È sicuramente un risultato importante che fa ben sperare anche per il futuro; si dovrà comunque tenere sotto controllo alcuni indicatori chiave per valutare lo stato di salute delle aziende, come ad esempio: una corretta gestione del credito, la puntualità nei pagamenti e la raccolta di informazioni sui possibili clienti.
A livello nazionale la regione che ha registrato il numero più alto di fallimenti è la Lombardia, con un’incidenza pari al 21,0% del totale. A seguire ci sono Lazio e Campania che hanno rispettivamente il 12,7% e l’8,7%.