Nel primo semestre di quest’anno il numero di fallimenti delle imprese italiane (5714) è diminuito del 4,2% rispetto all'analogo periodo del 2018 (5.966), un trend virtuoso iniziato circa quattro anni fa che ha avuto un’accelerazione significativa nel 2017 (-15,7%). È quanto emerge dall'Analisi dei fallimenti in Italia al secondo trimestre 2019 condotta da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nella business information.
Nel settore edilizio il calo è stato più alto che altrove: il numero di aziende che hanno portato i libri in tribunale è sceso del 12,1%, dalle 589 del II trimestre 2018 alle 518 dello stesso periodo 2019. Molto più contenuta, secondo quanto rilevato da CRIBIS, la riduzione dei fallimenti nel comparto ‘servizi’: le imprese che hanno dovuto portare i libri in tribunale tra aprile e giugno 2019 sono state 661 contro le 701 (-5,7%) dello stesso trimestre 2018. Nel settore ‘industria’ ci sono stati 510 fallimenti contro i 517 del secondo trimestre 2018 (-1,4%). Nessuna variazione nel comparto commercio, dove le imprese fallite nel periodo in esame sono state 941.
Secondo l’analisi di CRIBIS, il numero di concordati preventivi tra il secondo trimestre 2018 (232) e l’analogo periodo del 2019 (293) è cresciuto del 26%, sebbene si rimanga lontani dai livelli toccati nel secondo trimestre del 2013 (984) e 2014 (915), da quando il numero il numero di queste procedure concorsuali è iniziato a diminuire toccando il minimo proprio nel trimestre aprile-giugno dello scorso anno.