“Il mercato industriale potrà attingere ai fondi europei per sostenere il tessuto economico locale e percorrere così nuove strade di innovazione e sostenibilità. Purtroppo, le piccole e medie imprese sono quelle che stanno soffrendo maggiormente la congiuntura economica sfavorevole, con l’aumento dei tassi e la perdita del potere di acquisto” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
Dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge anche che l’importo medio nel primo semestre dell’anno è in crescita del +17,6% rispetto al pari periodo 2022 e si attesta a 141.581 euro, ma con il secondo trimestre che mostra un rallentamento (+8,3%).
Analizzando la distribuzione e ranking per classe di importo, la fascia sotto i 5mila euro cresce di quasi 1 punto percentuale e si attesta al 30,7% del totale delle richieste, aumentando leggermente il distacco dalla seconda classe di importo, quella oltre i 50mila euro, che al contempo perde 1 punto percentuale, calando dal 29,2% al 28,2%.