Mutui: riduzione dei tassi, aspettative di futuri tagli del tasso BCE e nuove offerte dedicate accelerano la domanda di mutui con finalità surroga (40% delle richieste online a gennaio contro un 22% del IV Trim. 2023)
La nuova domanda di surroga beneficia della forte riduzione degli indici IRS registrata nel corso del IV trimestre 2023 (IRS 20 anni dal 3,4% al 2,6%) e permette significativi risparmi sulla rata dell’ordine del 10-20%
Immobiliare: il numero di compravendite segna una nuova contrazione (-10,4% nel III trim. 2023) mentre il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario continua a crescere (+2,6% nel IV Trim. 2023) è quanto emerge dalla bussola mutui crif - mutuisupermarket sul IV trimestre 2023.
La decisa contrazione degli indici IRS registrata nell’ultimo trimestre del 2023 – per l’IRS a 20 anni contrazione dell’ordine di uno 0,80% – e l’introduzione di nuove offerte dedicate da parte di alcuni principali istituti bancari riportano grande interesse sulla possibilità di riduzione della propria rata del mutuo da parte di privati e famiglie e rilanciano la domanda di mutui di surroga, da sempre importante driver di crescita del mercato dei mutui residenziali. In particolare, la domanda con finalità surroga, dopo aver spiegato sul canale online circa il 22% del totale delle richieste nell’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso, nel corso del mese di gennaio 2024 torna a spiegare il 40% del totale delle richieste, valore non raggiunto dall’anno 2020 in cui gli indici IRS oscillavano attorno a livelli di minimo storico, sotto lo 0,10%.
LA DIMINUZIONE DEGLI INDICI IRS E LA RIPARTENZA DELLA SURROGA
Nel corso del quarto trimestre 2023, mentre l’indice Euribor 3 mesi dopo aver toccato un valore massimo del 4,0% evidenzia un iniziale trend di riduzione di qualche punto base, l’indice IRS a 20 anni sullo stesso periodo si contrae in maniera sensibile e rapidamente, da un valore medio del 3,4% a uno del 2,6%.
I diversi trend di riduzione sono spiegati dal differente orizzonte temporale dei due indici e quindi da diverse aspettative di andamento tassi nel breve e nel lungo periodo. L’indice IRS a 20 anni tiene conto delle aspettative di andamento dei tassi su un orizzonte temporale ventennale e anticipa ampiamente l’andamento dell’Euribor 3 mesi che avendo un orizzonte temporale di breve è più direttamente influenzato dalle decisioni di politica monetaria di breve periodo della BCE. Di conseguenza, gli indici IRS anticipano le variazioni, in aumento o decremento, dei tassi di breve, risultando inoltre maggiormente elastici rispetto alle variazioni delle aspettative di andamento dei tassi. La pausa ai rialzi del tasso BCE – stabile al 4,5% dallo scorso settembre 2023 – ha generato dunque forti aspettative di riduzione dei tassi sui prossimi trimestri e di conseguenza gli indici IRS hanno immediatamente fattorizzato questa aspettativa di riduzione sul lungo periodo, con una contrazione degli indici di circa 80 punti base nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso.