Customer engagement: nuovi percorsi tra open banking ed embedded finance

In questo appuntamento di Define Banking Next, Alberto Grisoni, Direttore di AziendaBanca, intervista Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, per approfondire come l'open banking e l’embedded finance possono supportare il customer engagement. L’open banking mette a disposizione dati che con le opportune conoscenze, competenze e know how si trasformano in informazioni che, se ben utilizzate da parte del lender possono rendere l'esperienza di acquisto molto più veloce e fruibile.

Alle banche per attivare percorsi concreti di customer engagement servono strumenti che leggano i dati dei conti correnti e li aggreghino. Questo processo, in Italia, è svolto da diverse aziende, tra cui CRIF, che hanno una licenza AISP. Una volta presi e aggregati i dati dei conti correnti, le informazioni vanno categorizzate attraverso un categorizzatore, cioè uno strumento che riconosce e classifica i dati grazie a machine learning e intelligenza artificiale. Una volta categorizzate, le informazioni sono affidate a dei sistemi di scoring, ovvero sistemi di analisi che assegnano un punteggio a un fenomeno per decifrare la probabilità che si verifichi.

Il naturale sviluppo dell’open banking è l’open finance. In particolare, con l’embedded finance abbiamo soggetti non bancari che incorporano nella loro offerta prodotti non tipici della loro industria. Gli istituti non bancari hanno un grande vantaggio: l’industria del credito ha una serie di complessità giuridiche che rendono molto conveniente incorporarne l’offerta senza subirne gli oneri, che restano alla banca o alla compagnia assicurativa con cui stringono un accordo.

Scopri di più nel podcast, buon ascolto!

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