Il PNRR prevede finanziamenti dedicati alle aziende con 27 linee di progetto, per una dote finanziaria totale di oltre 191,5 miliardi di euro e le prime due missioni (“Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” e “Rivoluzione e transizione ecologica”) condensano tra loro fondi per circa 100 miliardi di euro.
Alberto Grisoni, Direttore di AziendaBanca, intervista Simone Capecchi, Executive Director CRIF, approfondendo i temi legati all’eleggibilità delle imprese italiane ai fondi del PNRR.
È possibile stimare l’eleggibilità di un’impresa ai fondi del PNRR? CRIF ha analizzato circa 5,2 milioni di imprese attive sul territorio italiano grazie a una suite di indicatori sintetici di nuova generazione “PNRR-Index”, basati sull’intelligenza artificiale, che utilizzano i dati dell’ecosistema CRIF e gli analytics della piattaforma di marketing intelligence Margò. Dall’indagine è emerso che, nello specifico della Transizione 4.0, il 95,8% delle imprese è eleggibile e sono circa 81.000 quelle fortemente in linea con l’investimento.
Tuttavia, la consapevolezza da parte delle imprese è limitata e appena una su tre risulta pronta a cogliere le opportunità delle nuove risorse espressamente dedicate al sistema produttivo dal PNRR. In questo contesto, i player finanziari hanno l’opportunità di assumere il ruolo di advisory e accompagnare le imprese verso questi progetti.
Buon ascolto!