CRIF Ratings: migliora il profilo di rischio delle imprese non finanziarie italiane, il tasso di default scende al 4,3% a dicembre 2016

“Migliora la rischiosità delle imprese non finanziarie italiane, come confermato dalla riduzione del tasso di default. A dicembre 2016 il tasso di default si è attestato al 4,3%, in lieve calo rispetto al 4,4% di settembre 2016; calo molto più evidente se raffrontato al dato di dicembre 2015 (5,3%)” – è quanto si legge nella credit research di CRIF Ratings “Economic and Credit Outlook 2017-18” che ha analizzato sia i ritardi sui pagamenti e sui rimborsi bancari sia le procedure di insolvenza pregiudizievoli delle imprese non finanziarie italiane suddivise in 12 raggruppamenti settoriali (Agricoltura; Alimentare, Bevande e Tabacco; Chimica e Farmaceutica; Commercio; Costruzioni, Infrastrutture e Immobiliare; ICT, Media e TLC; Manifattura Leggera; Manifattura Pesante, Mining – Oli & Gas, Servizi, Trasporti e Logistica, Utilities ed Energia).

L’Outlook per il biennio 2017-2018 è Stabile. CRIF Ratings ritiene che nel medio termine il tasso di default si assesterà intorno al 4%. In particolare, l’Agenzia anticipa che dopo il 4,3% del 4Q16 si assisterà a un’ulteriore riduzione della rischiosità finanziaria delle imprese italiane nei primi due trimestri del 2017 e una progressiva stabilizzazione dal 2018 al di sotto dei livelli pre-crisi (tasso di default tra il 5% e il 6% nel biennio 2007-2008).