Secondo lo studio di CRIF Rating Agency, il tasso di default delle imprese non finanziarie italiane a Giugno 2015 si è attestato al 6,0% in sensibile diminuzione rispetto al 6,6% registrato alla fine del 2014. Il miglioramento del profilo di rischio è generalizzato nei principali settori economici anche se la manifattura, il commercio, i servizi, l’industria chimica e farmaceutica, i trasporti, la logistica e le utilities mostrano i trend di riduzione della rischiosità migliori.
Tra i diversi comparti esaminati, il settore delle costruzioni e delle infrastrutture registra livelli di rischiosità ancora elevati. La lenta ripresa del mercato immobiliare associata ad una crescita degli investimenti pubblici inferiore alle attese e all’aumento della pressione competitiva, rendono ancora incerte le prospettive di recupero di questo settore.
CRIF Rating Agency conferma che il tasso di default complessivo si attesterà al 6,0% alla fine del 2016.