La gestione dei rischi ESG da parte di UniCredit: la collaborazione con CRIF

Con la pubblicazione della Guida sui rischi climatici e ambientali, la Banca Centrale Europea (BCE) ha delineato aspettative precise per l’integrazione di tali rischi nei processi di gestione, inclusi i piani di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e gli stress test. Il settore finanziario ha ricevuto così una chiara indicazione di adeguamento alle linee guida europee sulla gestione e obbligo di trasparenza in termini di ESG.

Nell’ambito del progetto “Business Futurist – La parola agli innovatori”, abbiamo intervistato Fausto Sblandi, Head of Climate & Environmental Risk di Group Enterprise Risk Management di UniCredit, per discutere di questo tema.

Guarda la videointervista a Fausto Sblandi, Head of Climate & Environmental Risk di Group Enterprise Risk Management di UniCredit

Grazie alla partnership con CRIF raccogliamo le esposizioni del nostro portafoglio ai rischi legati al ‘capitale naturale’ e alla perdita di biodiversità, supportando così i nostri clienti in un percorso di transizione sostenibile.

CRIF mette a disposizione un data lake di oltre 150 variabili e KPI in grado di sintetizzare uno score ESG disponibile per tutte le aziende italiane ed estere. Ad esso si affiancano la metodologia e i servizi di CRIF Ratings, una delle principali agenzie di rating in Europa, accreditata come ECAI dal 2011. Da quell’anno, CRIF Ratings ha emesso oltre 10mila rating attraverso un procedimento indipendente e rigoroso, supportando centinaia di istituti finanziari e corporate. 

Oggi più che mai, i player finanziari devono conoscere il contesto in cui le aziende clienti agiscono e le sfide normative gestionali che dovranno affrontare nel prossimo futuro, in modo tale da accompagnarle verso la transizione.

L’esperienza di UniCredit dimostra come il fattore vincente sia costituito dalla disposizione del dato. In particolare, il data lake di CRIF consente alle aziende di avere un benchmark di riferimento e prendere così consapevolezza del contesto in cui si opera e dei possibili percorsi di sviluppo, su cui poi il sistema bancario potrà supportarle.