Frodi creditizie: danni per oltre 151 milioni di euro (+14,5%)

Le frodi basate sul furto di identità rimangono una minaccia preoccupante per il settore del credito, in particolare per il credito al consumo.

Il fenomeno delle frodi creditizie

Secondo un recente studio pubblicato dal OECD/INFE1, in media il 15% degli adulti dei paesi oggetto di indagine ha riferito di essere stato vittima di almeno un tipo di frode finanziaria o truffe come phishing, truffe che coinvolgono informazioni personali, truffe sugli investimenti e transazioni non autorizzate o non riconosciute. L’Italia si colloca a una percentuale del 9,4%. In tutti i paesi analizzati, due adulti su tre che sono stati vittime di uno di questi tipi di frodi o truffe finanziarie non raggiungono il punteggio minimo di alfabetizzazione finanziaria.

Questo rende evidente il fatto che per combattere il fenomeno è opportuno mettere in atto molteplici strategie, non solo sul piano degli strumenti di prevenzione, ma anche in termini di rafforzamento della conoscenza degli strumenti finanziari e digitali.

I frodatori appaiono sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che da un lato abilitano attacchi sempre più sofisticati e credibili ai danni di persone e aziende, difficili talvolta da identificare, e dall’altro permettono di creare identità nuove – ma inesistenti – per perpetrare la frode creditizia.

 

Il Market Outlook di CRIF - Mister Credit

Da sempre al fianco di consumatori e imprese nella prevenzione delle frodi e dei furti di identità, CRIF pubblica periodicamente uno studio esclusivo sulle principali caratteristiche delle frodi e la loro evoluzione sul mercato italiano. L’Osservatorio CRIF - Mister Credit sulle Frodi Creditizie valorizza il CRIF Information Core, l’ecosistema di dati che conta oltre 40 fonti informative e 100 algoritmi e fa leva su oltre 15 anni di esperienza in ambito antifrode e antiriciclaggio. Le principali evidenze dell’Osservatorio CRIF - Mister Credit sulle Frodi Creditizie relative all’intero 2023 mostrano:

  • aumento del 14,5% rispetto all’anno precedente del valore complessivo delle transazioni fraudolente, che si attestano a 151 milioni di euro;
  • crescita del 21,1% rispetto al 2022 dell’importo medio frodato (pari a oltre 4.600 euro), con un conseguente impatto finanziario più pesante per le vittime;
  • oltre 32.400 casi di frode complessivi, in leggero calo (-5,4%).

Lo studio CRIF si sviluppa su tre principali traiettorie:

  • il profilo delle vittime;
  • l’analisi delle caratteristiche delle frodi perpetrate;
  • i tempi di scoperta.

+14.5%

del valore complessivo delle transazioni fraudolente

+21.1%

di crescita dell'importo medio frodato

-5.4%

dei casi di frode complessivi