I dati più esposti
Password ed e-mail si confermano i dati più vulnerabili insieme alla username, seguiti dal numero di telefono e da nome e cognome. Preoccupa poi la combinazione di numeri di carta di credito, dati di sicurezza e date di scadenza, riscontrata nel 40,80% dei casi. Benché in sensibile calo rispetto al 2023 e alle altre combinazioni di dati, rimane altamente allarmante a causa del grave rischio di frode finanziaria.
La combinazione più comune è quella di e-mail e password, presente nell’89,6% dei casi, spesso accompagnata dalla username nell’87,5% delle situazioni. La combinazione di username e password, principalmente legata ad account aziendali, evidenzia possibili vulnerabilità per le imprese.
La fascia di età degli utenti maggiormente a rischio è quella dei 51-60 anni, seguita dagli over 60 quasi a pari merito con i 41-50. Si sottolinea l’ingresso al quinto posto del furto di account relativi a enti pubblici e istituzioni; i servizi finanziari (come piattaforme di pagamento) scendono invece al settimo posto.
La situazione in Italia
In Italia, nel 2024, le attività degli hacker hanno continuato a rappresentare una minaccia significativa, con un aumento del 13,5% nel numero di consumatori allertati per dati rilevati sul dark web. Complessivamente, il 48,4% degli utenti italiani ha ricevuto almeno un alert, di cui l’88% riferito a dati individuati sul dark web, mentre solo il 12% è legato a dati rilevati sul web pubblico.
Tra gli utenti privati italiani avvisati dai servizi di protezione CRIF, le fasce d'età maggiormente coinvolte sono quelle dei 51-60 anni (26,0%), seguite dagli over 60 (25,8%) e dai 41-50 anni (25,3%). Gli uomini costituiscono la maggioranza degli utenti allertati, pari al 63,3%.
Le regioni con il maggior numero di alert inviati sono Lazio (18,1%), Lombardia (14,0%), Sicilia (8,6%) e Campania (8,5%). Tuttavia, analizzando i dati in proporzione alla popolazione, Molise, Umbria, Emilia-Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta emergono come le aree con la più alta incidenza di alert. A livello geografico, il Centro (31,6%) e il Sud (28,7%) registrano il numero maggiore di avvisi, sebbene il Nord-Ovest e il Nord-Est presentino una più alta incidenza relativa.
Per quanto riguarda i dati più frequentemente rilevati sull’open web, ovvero accessibili pubblicamente, il 2024 vede al primo posto il codice fiscale (54,6%), seguito dall’e-mail (34,6%) e, con minore frequenza, da numero di telefono (7,2%), username (2,3%) e indirizzo (1,3%).