I giovani under 35: le tendenze abitative e sul credito immobiliare

21/06/2022

Numerose sono le misure previste dalla Legge di Bilancio 2022 per quanto riguarda la casa e i giovani, dal bonus affitti al mutuo prima casa under 36. Questo impianto normativo ha sicuramente rappresentato un volano per la crescita del mercato dei mutui rivolti ai più giovani, ma i recenti e repentini rialzi dei tassi di interesse potrebbero frenare il mercato. È vero però che questo segmento di mercato ha delle potenzialità già in parte emerse e sicuramente ancora non del tutto espresse di cui tenere conto nei piani di sviluppo dei player finanziari.

CRIF ha analizzato l’impatto di tali incentivi sui mutui giovani analizzando il trend e il profiling delle richieste di mutui e delle valutazioni immobiliari per l’ottenimento di mutui sulla base dell’ecosistema di dati del CRIF Information Core. L’analisi confronta il comportamento nel corso del 2021 del segmento dei “giovani” - fino a 35 anni di età - e quello dei “senior” - oltre i 35 anni - evidenziando alcune peculiarità e differenze sulle preferenze di credito e abitative.

In particolare, rispetto ai senior, i giovani preferiscono immobili nuovi, di dimensioni più contenute, principalmente appartamenti in condominio in zone più periferiche con una maggiore sensibilità verso classi energetiche elevate. Questo si traduce nell’acquisto da parte dei giovani di immobili a prezzi complessivamente più bassi (anche se con prezzi/mq analoghi fra i due segmenti di clientela), che portano a chiedere mutui con un Loan To Value (rapporto percentuale fra somma richiesta e valore dell’immobile) più elevato e durate più lunghe rispetto ai mutuatari senior.

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